"È stato un inizio complicato, principalmente a causa delle condizioni della pista che presentava pochissimo grip e ci ha dato sensazioni strane in macchina. Per la seconda sessione abbiamo provato qualcosa di diverso, ma non siamo ancora soddisfatti della nostra posizione e dobbiamo continuare a lavorarci sopra. Speriamo che le analisi di questa sera ci aiutino a individuare le aree principali di miglioramento, così da arrivare alle qualifiche di domani in una forma migliore. Il passo gara non era male, ma c’è ancora molto da fare". È del ferrarista in uscita Carlos Sainz la miglior performance delle Rosse nella serata inaugurale del weekend di Las Vegas. Lo spagnolo contiene in meno di tre decimi (280 millesimi) il ritardo dal leader Hamilton, il suo compagno di squadra fatica a rimanere sotto il mezzo secondo (488 millesimi). Avvio non particolarmente brillante per la Scuderia, che punta invece molto in alto nella caccia alla pole position e in un GP-chiave per la rincorsa alla McLaren nel Mondiale Costruttori.
In linea con quelle di Sainz l'analisi dopoprove di Leclerc che un anno fa a Las Vegas aveva messo a segno la pole position e aveva poi impedito alla Red Bull di fare doppietta, chiudendo sscondo alle spalle di Max Verstappen e davanti a Sergio Perez.
"Non è stata una giornata memorabile per noi, ma sembra che sia stata complicata anche per le altre squadre. Non siamo forti come ci aspettavamo di essere prima di scendere in pista: con queste condizioni meteo molto fredde per noi è ancora difficile portare le gomme nella temperatura ideale, cosa che sapevamo sarebbe stata la sfida del weekend, quindi stanotte lavoreremo su questo. Vediamo cosa possiamo portare a casa nella giornata centrale del weekend".
La prima giornata di attività di pista sulla circuito della Las Vegas Strip è stato, come del resto ci si attendeva, caratterizzato dalla mancanza di grip, dal conseguente graining sui long run e dall’evoluzione dell’asfalto del tracciato del Nevada, che si è presentato sporchissimo in apertura di giornata e cambierà ancora nel corso del weekend. Nella seconda e più veloce delle sessioni Carlos Sainz ha ottenuto il quarto tempo precedendo il compagno di squadra Charles Leclerc, ma è chiaro come ci sia ancora parecchio da lavorare sia in chiave qualifica, che in configurazione gara.
FP1. Con l’aria a 14 gradi e la pista a 16 in progressiva diminuzione, Charles e Carlos hanno iniziato il turno con gomme Medium con le quali hanno preso confidenza con i muretti e le brusche frenate abbassando progressivamente i tempi. I due sono poi passati a pneumatici Soft per simulare la qualifica ed è con questa mescola che entrambi hanno ottenuto i propri migliori riscontri: Leclerc ha fatto segnare 1’36”007, mentre Sainz ha fermato i cronometri a 1’36”218. Nel finale sulle due Ferrari è stato caricato carburante per girare in configurazione gara con le gomme Medium di inizio turno completando un totale di 53 giri, 27 per Charles e 26 per Carlos.
FP2. Nella sessione che ha preso il via alle 22 (le 7 CET) una volta ancora Leclerc e Sainz hanno iniziato con gomme Medium prima di passare alla mescola Soft. Carlos a quel punto ha messo a registro il quarto tempo in 1’34”105, mentre Charles, rallentato anche dal traffico, ha fatto segnare 1’34”313. Dopo una sospensione con bandiera rossa causata da un problema alla vettura di Alex Albon, le Ferrari sono nuovamente tornate in pista per girare con carico di carburante. Sia per Sainz che per Leclerc 29 i giri completati per un totale di 58.
FP3. La terza sessione di libere, in programma alle 18.30 locali (3.30 CET di sabato), sarà importante sia in vista della qualifica che per la gara. Le posizioni sulla griglia di partenza saranno assegnate alle 22 locali (7 CET) e per quella fase la squadra deve ancora lavorare per riuscire a preparare le gomme al giro lanciato nella maniera ideale. Sabato alla stessa ora prenderà il via il Gran Premio, per il quale la Scuderia, al pari di tutti gli altri team, deve ancora perfezionare le scelte di assetto per cercare di limitare il fenomeno del graining, innescato dallo scivolamento delle vetture sull’asfalto con aderenza limitata, che rischia di condizionare in maniera sensibile le prestazioni.