Prosegue la crisi del Manchester City, che nella dodicesima giornata di Premier League perde 4-0 in casa contro il Tottenham: quinto ko di fila per Guardiola, battuto dalla doppietta di Maddison (13' e 20') e dai gol di Porro (53') e Johnson (93'). Sorridono Arsenal e Chelsea, a -1 grazie ai successi su Nottingham (3-0) e Leicester (2-1). Prima della Juve, l'Aston Villa pareggia 2-2 con il Crystal Palace, ok Brighton e Wolverhampton.
MANCHESTER CITY-TOTTENHAM 0-4
La crisi del Manchester City è senza fine: il Tottenham passeggia 4-0 all'Etihad e inguaia Guardiola, che rischia ora di scivolare a -8 dal Liverpool ed è solo a +1 su Arsenal e Chelsea. Si rilanciano invece gli Spurs, a -3 dalla Champions. A stendere la formazione di Guardiola, al quinto ko di fila in tutte le competizioni, è principalmente Maddison, che tra il 13' e il 20' firma la doppietta che indirizza la gara. L'ex Leicester sfrutta gli assist di Kulusevski e Son per regalare a Postecoglou il 2-0: nel primo caso, il pallone dello svedese sulla testa dell'autore del gol è perfetto, nel secondo è fatale l'errore di Gvardiol, con il sudcoreano che recupera e scambia con lo stesso Maddison. Il City non c'è e ad inizio ripresa ecco il tris che chiude la partita: Solanke aspetta l'inserimento a rimorchio di Porro, che di destro fulmina Ederson. Sono poi le parate di Vicario su Gundogan e Haaland, che prende pure una traversa, a tenere chiusa la partita: e nel recupero Johnson insacca da zero metri dopo la splendida fuga di Werner. Finisce 4-0 in favore del Tottenham e ora per il City, che in settimana ha annunciato il rinnovo di Guardiola, la Premier rischia di scivolare via già a novembre. Volano gli Spurs, ora più vicini al terzo posto.
LEICESTER-CHELSEA 1-2
Prosegue la marcia del Chelsea, che regala un'altra vittoria a Enzo Maresca. I Blues non sbagliano nel confronto contro il Leicester, portato in Premier League proprio dal tecnico italiano, e lo sconfiggono 2-1 in un match sostanzialmente a senso unico. Le Foxes perdono subito Winks e rischiano sotto la spinta di Enzo Fernandez e Joao Felix. La svolta arriva al 15', quando Faes perde palla e aziona la ripartenza dei Blues: Jackson finalizza, è 1-0. Hermansen salva su Madueke, che si vede anche annullare una rete dopo la mezz'ora, e la reazione del Leicester è circostanziata a un tiro di Ndidi. Si va al riposo sull'1-0 e nella ripresa i Blues da un lato sprecano e dall'altro gestiscono, riuscendo a controllare i ritmi e le azioni della sfida. La meritata rete del raddoppio arriva al 75' e porta la firma di Enzo Fernandez, che insacca in tap-in dopo la parata di Hermansen su Jackson. Dominano i Blues, ma nel finale i cambi offensivi di Cooper ravvivano il Leicester. Le Foxes chiedono un rigore (non concesso) su Mavididi e ne calciano uno al 95', dopo il fallo (rivisto al Var) di Lavia su Decordova-Reid: Ayew non sbaglia. Nulla da fare però per i padroni di casa, che perdono 2-1 contro il Chelsea. Maresca è terzo con 22 punti, Leicester fermo a quota 10 e invischiato nella lotta-retrocessione.
ARSENAL-NOTTINGHAM 3-0
Dopo quattro partite senza successi, l'Arsenal torna a sorridere e lo fa nello scontro diretto col Nottingham. I Gunners partono forte ma il gol di Timber viene annullato per fuorigioco, mentre al 15' arriva il gol del vantaggio di Saka su assist di Odgaard. L'autore dell'1-0 sfiora il raddoppio, ma Sels si oppone. Al 52', tuttavia, Saka fa l'assistman e regala a Partey, entrato ad inizio ripresa, il pallone del 2-0. Che Arteta indovina perfettamente i cambi è evidente anche all'86', quando quattro minuti dopo il suo ingresso in campo Nwaneri segna il definitivo tris che permette all'Arsenal di dimenticare le recenti delusioni di campionato e Champions. Dopo tre successi di fila, il Nottingham scivola invece al sesto posto, a -3 da Gunners, Chelsea e Brighton.
ASTON VILLA-CRYSTAL PALACE 2-2
Il 27 sfiderà la Juve in Champions, ma intanto è un Aston Villa che fa fatica: la formazione di Unai Emery evita la sconfitta, ma fa 2-2 col Crystal Palace e resta fuori dalla zona Champions, ora distante tre lunghezze. Quattro partite senza vittorie per i Villans, che oltretutto al 4' fanno sotto per il gol di Sarr. La squadra di casa sembra poterla ribaltare tra il 36' e il 44', ma se Watkins segna l'1-1, Tielemans sbaglia il rigore del possibile 2-1, che arriva invece in favore di Devenny prima dell'intervallo. A salvare l'Aston Villa è tuttavia Barkley, che al 77' trova il gol che regala almeno un punto ai suoi.
BOURNEMOUTH-BRIGHTON 1-2
In piena corsa europea c'è anche il Brighton, che dopo la rimonta col City vince ancora 2-1, ma in casa del Bournemouth e resistendo per un terzo di gara in inferiorità numerica. Al 4', uno dei protagonisti è proprio Joao Pedro, che porta avanti i Seagulls. Il secondo tempo si apre col raddoppio di Mitoma, poi l'episodio: Baleba, già ammonito, rimedia il secondo giallo e lascia i suoi in dieci. Le Cherries, però, segnano solo al 93', quando cioè è troppo tardi nonostante il recupero: finisce 2-1 e il Brighton resta aggrappato a Chelsea e Arsenal, mentre il Bournemouth resta a 15 dopo il secondo ko di fila: dopo il 2-1 al City, non ha più fatto punti.
FULHAM-WOLVERHAMPTON 1-4
Il Wolverhampton trova una super rimonta e piega 4-1 il Fulham, che dopo il gol al 20' di Iwobi si sgretola. I Lupi, infatti, trovano un grande protagonista: è Cunha, che pareggia al 31' e fa doppietta all'87', siglando il momentaneo 3-1. A firmare il sorpasso è invece Gomes, poi la partita resta aperta fino al finale. A match virtualmente chiuso, gli ospiti dilagano con Guedes, che al 92' entra e tre minuti dopo firma il poker. Dei 9 punti totali del Wolverhampton, 8 sono arrivati nelle ultime 4: la squadra è per ora fuori dalla zona retrocessione. Dopo tre partite senza ko, torna a perdere il Fulham.
EVERTON-BRENTFORD 0-0
L'unico match del pomeriggio senza gol è quello tra Everton e Brentford, che fanno 0-0 nonostante le Bees giochino la fine del primo tempo e l'intera ripresa in inferiorità numerica per il rosso a Norgaard. Punto più importante per gli ospiti, che salgono a quota 17, a +6 su un Everton ora pericolosamente vicino alla zona retrocessione.