La gestione del morale e delle forze prima di tutto. E non importa se la gara conta e se tre punti darebbero alla sua Inter se non altro la matematica certezza di entrare nelle prime 24, vale a dire le squadre qualificate ai playoff. Simone Inzaghi tira dritto per la sua strada, il che significa ampio turnover per permettere a tutti di partecipare attivamente al progetto e per sfruttare una rosa che è senza dubbio altamente competitiva. Partiamo dai dati di fatto: i nerazzurri hanno raccolto fin qui in Europa 10 punti e sono quinti in classifica (per la differenza reti, in realtà secondi a pari punti con Sporting Lisbona, Monaco e Brest e dietro solo al Liverpool), hanno già affrontato le avversarie più complicate (Manchester City e Arsenal: un pareggio e una vittoria) e hanno un calendario non semplicissimo, ma comunque gestibile. A quota 18 si entra nelle prime otto che passano direttamente agli ottavi, quindi ci sono 8 punti da raccogliere tra Lipsia, Leverkusen, Sparta Praga e Monaco. La sfida più complicata sarà la trasferta tedesca contro il Bayer. Il Monaco, all'ultima curva, potrebbe essere ininfluente per la classifica.
Otto punti, quindi, sono l'obiettivo principale, per il quale i successi contro Lipsia e Sparta Praga (le gare casalinghe) sono obbligatori. Tanto basterebbe a pensare che Inzaghi si affidi ai suoi fedelissimi, ma il tecnico nerazzurro mette prima di tutto la condizione fisica, non vuole mollare nemmeno di un millimetro in campionato (dove l'Inter è attesa dalla gara contro la Fiorentina al Franchi) ed è pronto a rivoluzionare la formazione reduce dall'ampio successo di Verona. A partire dall'attacco.
Contro il Lipsia, dentro una crisi nera che più nera non si può (ko contro l'Hoffenheim nell'ultimo turno di Bundes e -9 dal Bayern capolista), si ripartirà da Lautaro e Taremi in avanti, ma non saranno solo loro le novità rispetto al Bentegodi. Darmian potrebbe fare spazio a Dumfries, a sinistra tornerà Dimarco, in mezzo al campo c'è il dubbio Calhanoglu, ma dovrebbero giocare dall'inizio sia Frattesi (oggi alle prese però con una infiammazione alla caviglia da valutare, ndr) che Zielinski, anche se non è da escludere la presenza di Barella. Dietro sarà necessario sostituire Acerbi, out per l'elongazione al bicipite femorale, al suo posto De Vrij con ai lati Pavard e Bisseck. Insomma, degli undici di Verona potrebbero partire dall'inizio in due o tre. Per il resto squadra tutta nuova, tra titolarissimi e seconde linee che seconde linee non sono.
Tutto per essere sempre fisicamente e mentalmente al top e continuare a inseguire ogni obiettivo senza lasciarsi nulla indietro. Il tempo delle scelte (campionato o Champions?) magari verrà, ma è un tempo ancora considerato lontano. Per ora tutto fila via liscio, in Europa l'Inter ha ancora la porta illibata (unica insieme all'Atalanta) e non ha avuto grossi intoppi. Anzi. E' quindi il momento di accelerare per sprintare tra le prime otto. A cominciare dal Lipsia.