L'INTERVISTA

Giovanni Galli guarda alla lotta per lo scudetto: "Campionato indecifrabile, Milan-Juve spot uscito male"

L'ex portiere di Milan e Napoli ha analizzato la situazione dopo la tredicesima giornata

© Getty Images

La ressa in testa alla Serie A rende difficile fare pronostici in chiave scudetto per Giovanni Galli. L'ex portiere del Milan e Napoli è infatti sorpreso di trovarsi sei squadre in quattro punti dopo tredici giornate rendendo difficile fare previsioni in vista del proseguo del campionato. "È un campionato indecifrabile. Non ho memoria di un campionato come questo, con una squadra in testa ma subito dietro tanti concorrenti così agguerrite. Se una vince, le altre rispondono". 

Questa lotta fa la gioia dei tifosi italiani e non solo che stanno seguendo con grande attenzione la corsa al titolo, tuttavia ciò contrasta con la prestazione emersa dalla sfida fra Milan e Juventus, un pareggio che ha fatto storcere il naso a chi ama il "calcio champagne". "Credo si sia acquisita quella mentalità di non pensare a quello che sta succedendo sugli altri campi. È un bel campionato, mi piace, è avvincente, ci sono delle conferme con squadre partite in sordina, che ora invece stanno dando continuità di risultati. Decisamente un bel campionato - ha sottolineato Galli in un'intervista rilasciata a Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1 -. Se doveva essere uno spot per il nostro calcio, è riuscito veramente male. È stata una bruttissima partita, noiosa, senza squilli. Nessuna delle due voleva perdere, ma la sensazione è che nessuna delle due volesse quasi vincere nella paura di poter concedere qualcosa all'avversario. Fonseca sta inseguendo un'idea di quello che potrà essere la squadra, fa scelte forti, a volte incomprensibili. Dall'altra parte la vera Juve di Motta non l'abbiamo vista. È ancora in fase di studio. Quel gioco che pensavamo potesse dare Motta con la sua filosofia di calcio o intravediamo, ma è ancora molto scolastico".

All'interno di quella sfida per lo scudetto non sembra esserci spazio per il Milan che, secondo quanto riportato da Galli, dovrà cambiare passo per sperare di rientrare nella corsa al titolo: "All'inizio del campionato, pensavo che il Milan potesse competere per lo scudetto. Cammin facendo, mi sono dovuto ricredere per un insieme di fattori. Ci sono state troppe cose che abbiamo visto sul campo e letto sui giornali che rendono il Milan una società a 360 gradi. Devono uscire da questa situazione, non so come, sennò il Milan rischia un campionato anonimo. Vedo uno scollamento generale".

La favorita per la vittoria finale rimane però il Napoli che deve vedersela però da due outsider come Atalanta e Fiorentina che stanno tenendo il passo delle migliori grazie alle reti di Mateo Retegui e Moise Kean: "Il Napoli è una squadra concreta, ha una rosa molto valida. L'anno scorso è inciampato su un gradino ed è caduto, forse tanti giocatori hanno subìto il fascino dello scudetto sul petto e della Champions. Quest'anno il Napoli ha fatto una bella campagna acquisti e non ha le coppe. Gasperini dice che giocare le coppe è un vantaggio perché arricchisce la squadra, ma bisogna considerare che lui allena l'Atalanta da otto anni, ormai la squadra ha assimilato tutto. Conte doveva ripartire e aveva la necessità di stare tutti i giorni a preparare una partita - ha concluso Galli -. Dopo le due vittorie di misura contro Genoa e Torino, dissi che questa Fiorentina mi ricordava quella dell'82. Perché l'1-0 ti dà forza e convinzione che non è equivalente a un 5-0 o un 6-0. Questa Fiorentina ha grande concretezza, ha un grandissimo portiere che si è ripresentato sul palcoscenico europeo e mondiale alla grande, prende pochi gol, alla prima occasione va in vantaggio e gestisce benissimo. Sognare non costa niente, le ambizioni devono esserci. Arrivare tra le prime quattro equivale a vincere lo scudetto".