Spunta il nome del campione olimpico di sollevamento pesi Antonino Pizzolato nella violenza sessuale subita da una turista finlandese, stuprata a Trapani nell'estate di due anni fa. Il due volte bronzo olimpico a Tokyo 2020 e Parigi 2024, è stato rinviato a giudizio dal gup insieme a tre amici, Davide Lupo, Claudio Tutino e Stefano Mongiovì. Secondo l'accusa, i quattro avrebbero conosciuto la vittima in un ristorante. La donna e due connazionali avevano seguito il gruppo in discoteca. Approfittando del fatto che la finlandese aveva bevuto, usciti dal locale e congedate le due amiche, i 4 sarebbero andati nel residence, distante pochi metri, dove alloggiava Lupo, e contro la volontà della vittima avrebbero avuto con lei rapporti sessuali interrompendo la violenza soltanto quando la ragazza, in lacrime, ha chiesto di tornare al suo albergo. Ai quattro si contestano le aggravanti di aver commesso il fatto su persona "con un autocontrollo limitato e in stato di torpore e di inibizione mentale tale da impedirle di respingere con energia gli atti di violenza". Il processo comincerà il 4 dicembre.
“In merito alla notizia relativa all’indagine in corso sul nostro atleta Nino Pizzolato, la Fipe desidera ribadire il proprio rispetto assoluto per il lavoro della magistratura e degli organi inquirenti dello Stato. Coerentemente con la propria storia e i valori che da sempre la contraddistinguono, la Federazione si impegna a trasmettere tutte le informazioni necessarie alla Procura Federale per i relativi adempimenti” la nota della Federazione. La Fipe ha “aver agito e continua ad agire in stretta osservanza delle normative vigenti, garantendo il massimo rispetto per tutte le parti coinvolte”.
“La Federazione rinnova altresì la propria fiducia nella magistratura e manifesta sostegno al nostro atleta Nino Pizzolato auspicando che l’accertamento dei fatti possa portare al pieno riconoscimento della verità e della giustizia, nel rispetto dei principi fondamentali che guidano il nostro operato” conclude la nota.