Thiago Motta ha segnato la carriera di Sam Beukema tanto da celebrarlo nel corso di un'intervista rilasciata a Cronache di Spogliatoio: "L'ho definito un genio. Quando sono arrivato a Bologna mi chiedeva di andare a centrocampo, io pensavo: ‘Ma sono un difensore centrale, cosa vado a fare a centrocampo?’. Piano piano ho capito il suo modo di giocare. Iniziavo a prendere confidenza sul fatto che avevo spazio anche alle spalle, non ci ero abituato. Mi ha fatto prendere consapevolezza. È stato bravissimo anche con Lucumì e Calafiori. Mi ricordo una volta contro il Torino in casa, Calafiori ha preso la palla e ha dribblato dentro, mi ha dato la palla e io ero a centrocampo. Ho fatto un passaggio a Fabbian e ha segnato. Il mister e l’assistente erano troppo contenti perché lo stavamo provando tantissimo in allenamento. Un modo unico giocare ed è andata bene - ha spiegato il difensore del Bologna -. Ci sono differenze rispetto allo scorso anno, ma nei dettagli. Anche adesso noi difensori centrali possiamo entrare a centrocampo quando è il momento giusto di occupare quello spazio. Per esempio il modo di difendere anche con Motta abbiamo difeso uno contro uno, come facciamo ora molto più spesso. Ma tra loro due vedo differenze solo nei dettagli, dietro non ha cambiato tanto. All’inizio ho chiesto a mister Italiano cosa avremmo fatto in difesa, quali sarebbero stati i cambiamenti: ci ha spiegato cosa si aspettava e come avremmo giocato. Difendiamo più alti adesso secondo me. E stiamo facendo bene rispetto all’inizio".