La vita di Niang è cambiata nel giro di pochi mesi: dal campionato Under 19 a un ruolo da protagonista con la squadra che sta dominando il campionato vincendo tutte le gare. Rendimento che è valso all'ala le prime convocazioni in azzurro, con l'esordio mancato solo per un problema alla caviglia. In via di guarigione, come ha raccontato al Corriere del Trentino.
"Sto molto meglio. Ho avuto una bella dose di sfortuna, però sono convinto che avrò altre occasioni. Ho parlato con il ct Pozzecco che continuerà a seguirmi e ha voluto che mi aggregassi comunque al gruppo a Roma per farmi respirare il clima azzurro, una bella esperienza".
Niang si guarda indietro e descrive il balzo che ha fatto la sua vita.
"Un cambiamento davvero incredibile. Ero alla Fortitudo in A2 e non giocavo, sono arrivato qui per stare con l'Under 19 e ho trovato sempre più spazio in prima squadra, fino alla chiamata della Nazionale. È successo così in fretta che faccio ancora fatica a realizzare. Sento di dovere tanto all'Aquila, che mi sta permettendo di crescere. Non ho mai dubitato di scendere in campo a Pistoia, anche se avevo da poco smaltito l'infortunio".
A proposito di cambiamenti, Niang fa parte della trasformazione della squadra di Galbiati, che ha cambiato ritmo rispetto alla pur ottima partenza di un anno fa.
"L'organico è molto completo, abbiamo ottimi giocatori consapevoli delle proprie responsabilità e intercambiabili. Veniamo da due mesi molto intensi, la sosta ci voleva. Gli americani sono rimasti in città a fare lavoro fisico: penso che dica molto di quanto tengano alla squadra".
Rendimento che ha infiammato l'entusiasmo dei tifosi, riempiendo sempre più il PalaTrento.
"Il nostro avvio ha attirato molte persone. Avere il palazzetto pieno per noi è un altro mondo, una motivazione extra. Spero che vengano in tanto a sostenerci contro Besiktas, Napoli e Gran Canaria, tre gare difficili. Ci concentriamo sulla prossima, ci sarà tempo per pensare alla Final Eight di Coppa e agli altri obiettivi".