Cairo: "Da governo serve aiuto, tax credit può essere un esempio"

"Il calcio è prima di tutto una grande passione, negli ultimi anni però pur essendo cresciuti i ricavi sono cresciuti ancora di più i costi. Oggi il calcio, in Italia ma anche all'estero, non è più sostenibile. L'obiettivo è sempre quello di aumentare i ricavi, ma bisogna focalizzarsi anche sull'obiettivo di impedire la crescita dei costi superiore. È un problema generale, non solo italiano". Così il presidente di Rcs e del Torino Urbano Cairo intervenuto all'evento 'Sport Industry Talk' di Rcs al Maxxi di Roma. "Il calcio paga lo scotto che i Governi fanno fatica a dare una mano perchè hanno paura di essere poi criticati, perchè ci sono degli eccessi. Ma il calcio dà una contribuzione fiscale molto importante - ha aggiunto - e occupa centinaia di migliaia di persone, poi ci sono momento in cui fa bene anche all'umore del paese pensiamo alla vittoria degli Europei". "Per cui penso che il calcio vada aiutata e ci sono molti modi per farlo, ad esempio con il tax credit come è stato fatto per il cinema. Magari nello sviluppo dei giovani", ha detto Cairo che ha poi parlato anche del tema degli stadi. "Se pensiamo ai 140 miliardi spesi per l'ecobonus che ha riguardato solo il 4% della popolazione, ebbene con il 2% pensiamo a quanti stadi si potevano mettere apposto", ha concluso.