Ci aveva provato la Reyer Venezia un paio di estati fa, senza affondare poi il colpo. Ci è riuscita invece l'Unahotels Reggio Emilia, annunciandolo a metà mattina di un giovedì di fine novembre: Kenneth Faried sarà un giocatore della nostra Serie A. Non dovrebbe essere a disposizione già per il posticipo di domenica sera con Scafati, ma Faried sta per atterrare in Italia e completare le procedure tra visto e visite mediche.
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Un comunicato a sorpresa: non tanto perché i biancorossi non fossero in cerca di un altro profilo da affiancare a Momo Faye nella rotazione dei lunghi - la partenza di Stephane Gombauld pare una naturale conseguenza, anche se nessun accordo è stato ufficializzato -, ma perché l'oro ai Mondiali di Spagna 2014 con Team USA, con tanto di inserimento nel miglior quintetto della competizione, non sembrava un nome "alla portata" di Reggio Emilia.
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Con solamente 7 presenze in Eurolega col CSKA (ottobre-dicembre 2021) come esperienza nel CV europeo, "Manimal" - come il protagonista dell'omonima serie tv americana degli anni '80, "man" e al tempo stesso "animal", che metteva a disposizione la natura mutaforma per combattere il crimine - non avrebbe bisogno di troppe presentazioni. 35enne - da una decina di giorni - del New Jersey, miglior rimbalzista nella storia del basket collegiale grazie alle 1673 carambole raccolte nel quadriennio a Morehead State University, l'esplosività dei suoi 203 cm per 99 kg gli hanno garantito 9 stagioni NBA, un assaggio di Cina, 2 annate in G League e l'ultimo paio d'anni tra Porto Rico e Messico. E ora, tra LBA e BCL, è il turno di Reggio Emilia.
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Non ci si dovranno aspettare i balzi impressionanti dei primi trascorsi NBA quando, al fianco di Danilo Gallinari ai Denver Nuggets (2011-17), riempiva le compilation di highlights della NBA a suon di schiacciate e stoppate.
La graduale perdita di esplosività non è però totale: su un minutaggio non eccessivo, e specialmente contro le panchine avversarie, Faried è ancora un atleta superiore alla media nel panorama della Serie A. Starà a coach Priftis e al suo staff trovargli una collocazione nelle rotazioni, dando in primis minuti di riposo a Faye oppure affiancandosi al classe 2005 in odore di Draft: già nell'ultima vittoria a Venezia, due centri teoricamente "puri" come Faye e Gombauld hanno condiviso il parquet per 4', e la trasformazione in ala grande di Faried a Reggio Emilia ripercorrerebbe le 25 partite degli Houston Rockets 2019/20, con "Manimal" al fianco del brasiliano Nenè.
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Nel 2022 diversi addetti ai lavori a stelle e strisce si chiedevano dove fosse finito Faried, come mai nessuna squadra puntasse su "Manimal" anche solo per un ruolo marginale di una rotazione in una lega in cui aveva dimostrato di poter ancora impattare. Nel 2023 era invece lui stesso a dichiarare di essere pronto a un eventuale ritorno in NBA. Nel 2024, invece, ecco Kenneth Faried a Reggio Emilia, fino a giugno 2025. Magari con un pizzico di triple in più, in linea con la necessaria evoluzione del basket contemporaneo, e una schiacciata in meno. Fedele alle continue trasformazioni di "Manimal".
LE DICHIARAZIONI
"Sono davvero emozionato di poter proseguire la mia carriera in Italia ed avere l’opportunità di mostrare tutte le mie abilità con la maglia di Reggio Emilia. Questa squadra ha una grande cultura ed i suoi tifosi, da quel che ho saputo, partecipano con enorme energia alle partite. A maggior ragione, date queste premesse, voglio mettere a disposizione del Club tutta la mia determinazione e la mia durezza sul parquet, in modo che la comunità reggiana possa fin da subito accogliermi come uno di loro".