Zanetti: "Bello rispetto colleghi, ho detto no al Real per amore Inter"

"Mi sono innamorato dell'Inter dal primo giorno in cui sono arrivato ad Appiano Gentile. In quel momento lì mi sono accorto che ero passato da una piccola squadra all'Inter, che mi era cambiata la vita". Lo ha raccontato il vicepresidente dell'Inter, Javier Zanetti, oggi pomeriggio a Firenze, intervenendo al talk show "I campioni si raccontano", evento promosso nell'ambito del Premio Fair Play Menarini. "I primi momenti a Milano sono stati duri - ha rivelato Zanetti - ho avuto la possibilità di andare via. Ma volevo lasciare il segno all'Inter, che è la mia famiglia e che ha quei valori che per me sono fondamentali". "Mio padre - ha proseguito Zanetti nel suo racconto - faceva il muratore, mia mamma la casalinga. Non ci mancava nulla ma ci vedevamo solo per cena. Giocavo nell'Independiente fino a quando non arrivò l'allenatore che mi disse che non avevo il fisico per giocare a calcio. Allora cominciai a lavorare con mio padre che però mi incoraggiò ad andare a fare un altro provino, a tentare un'altra possibilità. Quelle parole sono state la svolta della mia vita. La cosa più importante è il rispetto che ho sempre avuto da parte di tutti. Io l'ho avuto per tutti gli altri, ma credo che il mondo dello sport sia molto complicato ed avere il rispetto da figure come Paolo Maldini per me è molto importante". Infine, sulla possibilità sfumata di vestire la maglia del Real Madrid, il campione argentino ha spiegato: "Ho detto no per amore dell'Inter".