Tra i tanti protagonisti nella stagione del Banco di Sardegna Sassari c'è sicuramente Alessandro Cappelletti. Guardia che rappresenta per Markovic una garanzia, atleta italiano che ha l'onore e l'onere di rappresentare lo spirito Dinamo agli occhi dei compagni stranieri che compongono il roster. Ai microfoni di SportMediaset ha fatto il punto sulla stagione di Sassari.
Cosa ha portato Markovic da quando è arrivato lo scorso anno? "Sicuramente ha portato una ventata d'aria positiva e disciplina. Viene da una zona dell'Europa (Bosnia, n.d.r.) dove il basket è vissuto come una religione. Ai suoi tempi era una delle poche vie d'uscita dal paese e oggi vale la stessa regola. Vive la pallacanestro in maniera positivamente morbosa e ha portato molto ferree all'interno del nostro gioco, che ci hanno aiutato a concludere positivamente la scorsa stagione. Speriamo che questo momento di fiducia da cui veniamo possa continuare".
Qual è la cosa che ti piace di più della tua squadra? "La cosa che veramente mi ha entusiasmato è che il gruppo si è costruito e creato in maniera molto naturale fin da subito, già da una settimana in cui eravamo a Nuoro. Ci sono tanti ragazzi super disponibili con i compagni, abbiamo degli stranieri "atipici", molto europei, e credo che questo abbia aiutato molto nel processo di conoscenza del gruppo".
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C’è un compagno di squadra che ti ispira in modo particolare? "Ci sono vari compagni di squadra che mi hanno impressionato. Mi piace parlare del mio pari ruolo, Justin Bibbins. Non è partito come ci si poteva aspettare, però credo che la prova di domenica racchiuda totalmente quello che è Justin. Una persona che non si scoraggia mai, cerca di tenere sempre positivo il gruppo".
La FIBA Europe Cup è un obiettivo concreto? "Noi cerchiamo di vivere una partita alla volta, sicuramente vogliamo aggredire questa competizione. Nella prima fase siamo andati abbastanza bene, vogliamo confermarci in un girone sicuramente di livello e perché no, magari cercare di arrivare fino in fondo".