TORINO

Torino-Red Bull, giorni caldi? Cairo frena: "Tutto inventato, non vendo"

Il Presidente del Torino smentisce le voci di cessione del club

© Getty Images

A Torino circolava da giorni una voce: il prossimo 4 dicembre ci sarà la svolta. E per svolta si intendeva l'accelerata definitiva di Urbano Cairo alla cessione del Torino. Erano rumors, speculazioni. Si bisbigliava che oltre a Red Bull fosse coinvolto anche il fondo PIF degli Emirati Arabi. Nome che esce quasi automaticamente quando cominciano a circolare ipotesi vendita di società calcistiche. Urbano Cairo, alla vigilia della data, trasforma il d-day in un fake- day. "Red Bull e Pif? Tutto inventato, non vendo il club". 

Una dichiarazione, quella del Presidente del Torino che non spegnerà le voci su nuovi assetti societari. Nell'intervento a Radio Sportiva, Cairo ha aggiunto: "Quelli di Red Bull li ho incontrati a luglio, mi hanno voluto conoscere per diventare sponsor e così è stato. Da allora non li ho più incontrati. I signori di PIF non li conosco neppure. Non c’è stato alcun tipo di contatto, sono tutte cose inventate quelle che circolano. Non vendo il Toro, ma non voglio rimanerci a vita. Se qualcuno più ricco di me si farà avanti, sono pronto ad ascoltare le proposte.
E sulla contestazione: "Alcuni tifosi possono essere contro di me, può succedere, ma se tifi Toro è importante appoggiare la squadra e le cose potrebbero essere più positive".

IL FENOMENO RED BULL -

Red Bull nel calcio è sinonimo di innovazione, talento e successo. Negli ultimi anni, il marchio delle bevande energetiche ha costruito un vero impero calcistico globale, con club di alto livello come RB Lipsia, Red Bull Salisburgo, New York Red Bulls e Red Bull Bragantino. Questo approccio unico ha cambiato il modo in cui il calcio viene vissuto e gestito, combinando sviluppo dei giovani, branding e un gioco dinamico. Gli obiettivi sono chiari: innanzitutto al centro i giovani talenti. Una delle chiavi del successo di Red Bull è il focus sullo scouting globale e sullo sviluppo dei giovani. Da Erling Haaland a Sadio Mané, molti dei migliori calciatori sono stati scoperti e formati nei club della galassia Red Bull. Poi lo stile di gioco moderno: le squadre targate Red Bull, come l’RB Lipsia e il Red Bull Salzburg, adottano uno stile di gioco offensivo e basato sul pressing. Questo approccio è non solo efficace, ma anche entusiasmante per i tifosi. Infine la rete globale con club in Europa, America e Sud America, Red Bull sta costruendo una rete globale che collega competizioni di primo livello con mercati emergenti.

IL MODELLO RED BULL -

Red Bull ha portato nel calcio un modello di gestione aziendale che ha raccolto successi, ma anche critiche. In particolare, l’RB Lipsia è stato oggetto di contestazioni in Germania per il suo approccio commerciale, considerato in contrasto con le tradizioni calcistiche locali.
Red Bull sta investendo in mercati emergenti, come l’Africa e l’Asia, con programmi di scouting e sviluppo per espandere ulteriormente la sua rete globale.

E DA GENNAIO ARRIVA KLOPP -

Jürgen Klopp a partire dal 1° gennaio 2025 assumerà il nuovo ruolo di Head of Global Soccer di Red Bull. Per il tedesco si tratterà del primo incarico dopo aver lasciato la panchina del Liverpool. Nella sua nuova posizione, supervisionerà la rete internazionale di club calcistici appartenenti a Red Bull. Fornirà una visione strategica, supportando i singoli direttori sportivi nel portare avanti la filosofia Red Bull. Klopp si è detto entusiasta della prospettiva di occuparsi di un progetto multi-club: "Dopo quasi 25 anni di attività a bordo campo, non potrei essere più entusiasta di partecipare a un progetto come questo. Il ruolo può essere cambiato, ma la mia passione per il calcio e per le persone che lo rendono speciale non è cambiata. Unendomi a Red Bull a livello globale voglio sviluppare, migliorare e sostenere l'incredibile talento calcistico che abbiamo a disposizione. Ci sono molti modi per farlo, dall'utilizzo delle conoscenze e dell'esperienza d'élite che Red Bull possiede all'apprendimento da altri sport e da altri settori".

I TALENTI LANCIATI DA RED BULL -

Negli ultimi anni, i club targati Red Bull hanno lanciato alcuni dei giocatori più promettenti del panorama calcistico mondiale. Uno dei nomi più noti è quello di Erling Haaland. Il norvegese è esploso a Salisburgo con una serie impressionante di gol in Champions League, prima di approdare al Borussia Dortmund e successivamente al Manchester City, diventando uno dei migliori attaccanti al mondo. Un altro esempio di talento è Karim Adeyemi, che ha iniziato la sua carriera nel Red Bull Salisburgo mostrando le sue qualità di attaccante veloce e tecnico, attirando l'attenzione del Borussia Dortmund, dove continua a crescere come uno dei giovani più promettenti del calcio tedesco.
Anche Benjamin Šeško merita una menzione: l'attaccante sloveno ha mostrato un grande potenziale al Red Bull Salisburgo, e il suo passaggio al Lipsia segna un ulteriore passo avanti nella sua carriera. Con il suo fisico imponente e la capacità di segnare gol importanti, Šeško è destinato a fare parlare di sé nei prossimi anni. Un altro esempio è Dominik Szoboszlai, il fantasista ungherese che ha fatto parlare di sé con le sue prestazioni brillanti in Austria prima di trasferirsi al Lipsia. Con una visione di gioco straordinaria e una capacità balistica fuori dal comune, Szoboszlai è diventato uno dei pilastri della squadra tedesca e della nazionale ungherese. C'è poi Dayot Upamecano, difensore centrale che ha maturato il suo talento prima al Red Bull Salisburgo e poi al Lipsia, guadagnandosi infine la chiamata del Bayern Monaco. La sua forza fisica e abilità tattica lo hanno reso uno dei difensori più affidabili della Bundesliga.