La stagione della Formula E inizia dal Brasile e da San Paolo, con l'iconico circuito posizionato nel sambodromo, e viene scandita dalla bandiera giapponese nelle prime prove libere. Il powertrain Nissan domina in classifica, con Rowland a stabilire il miglior tempo in 1.10.162: +0.080, per il leader, sul compagno Nato. Terzo Dennis davanti a Mortara, poi ecco la McLaren (motorizzata Nissan) di Barnard. Problemi per Evans, mentre Wehrlein è 9°.
La Gen3 della Formula E inizia dal Brasile e da San Paolo, su un circuito iconico: 2.93km con tre rettilinei intorno all'iconico sambodromo, si alternano a una serie di curve strette e chicane. La prima sessione di prove libere fornisce qualche indizio sui risicati distacchi che dobbiamo attenderci: 17 vetture in un secondo, i primi venti in 1"3 escludendo Bird (McLaren) e Muller (Andretti) che hanno avuto problemi tecnici. Guidano le Nissan, che piazzano tre vetture col loro powertrain nella top-5 contando anche la McLaren di Barnard. Davanti a tutti svetta Oliver Rowland col tempo di 1.10.162, stampato nel finale per beffare il compagno del team ufficiale Norman Nato: ottanta millesimi tra i due piloti.
Terzo Jake Dennis (Andretti, +0.267) davanti a Mortara (Mahindra, +0.309) e al già citato Barnard (+0.424). Sesta posizione per Mitch Evans e la sua Jaguar (+0.438), che vivono qualche problema tecnico: doppio stop nel finale per problemi al software e bandiera gialla che impedisce ai rivali di migliorarsi. Alle sue spalle l'Envision di Frijns (+0.470) e le Porsche di Antonio Felix da Costa (0.476) e Wehrlein (+0.492): il campione del mondo è nono davanti alla Jaguar di Cassidy. Fuori dai dieci big come Di Grassi (Lola-Yamaha), Vergne (Ds-Penske), Buemi (Envision) e Vandoorne (Maserati): li troviamo in fila dalla 14a alla 17a posizione, ma tutto potrebbe cambiare da qui alla gara. I team temono infatti la pioggia, che metterebbe a dura prova i (morbidi) pneumatici Hankook.