Cambio di programma inatteso: l'Inter ha dovuto passare la notte in Germania, dopo il ko contro il Bayer, spostando così il rientro in Italia a oggi. Un guasto tecnico all'aereo che avrebbe dovuto portare la squadra a casa, riscontrato poco prima della partenza, ha così ritardato il piano post partita. Oggi, comunque, giornata di riposo per il gruppo: da domani Inzaghi incomincerà la preparazione verso il match con la Lazio di lunedì prossimo. Cinque giorni che, tuttavia, non saranno sufficienti per permettere il recupero di Acerbi né quello di Pavard.
INFORTUNI IN DIFESA E ATTACCO CHE NON INCIDE
Due assenze che colpiscono un reparto in cui Bisseck, De Vrij e Bastoni stanno facendo gli straordinari, considerando anche che ieri sera Darmian ha dovuto supplire all'assenza di Dumfries sulla fascia destra (con Buchanan non al meglio e quindi togliendo a Inzaghi una possibile alternativa) e che Carlos Augusto (reduce anche lui da un infortunio) deve sempre dividersi di partita in partita tra il ruolo di vice-Bastoni e vice-Dimarco. Eppure, numeri alla mano, quello difensivo è un reparto che ultimamente sta dando ottime garanzie a Inzaghi. Il problema, semmai, potrebbe presentarsi sul medio-lungo periodo, con l'impossibilità di dosare fatiche ed energie in un calendario tanto fitto di impegni.
Più pressante, invece, la questione attacco. Problema evidente in Europa, meno in Italia ma solo per la diversa qualità delle avversarie incontrate. Anche col Leverkusen, così come con il Lipsia, l'Arsenal, e in parte con il City (lasciamo da parte la Stella Rossa, squadra che corrisponde come valore, a essere larghi di manica, a una medio-piccola della Serie A) l'Inter non ha avuto risposte dai suoi attaccanti. Se consideriamo anche le difficoltà avute con il certo non trascendentale Young Boys, togliendo i quattro gol rifilati ai serbi, i nerazzurri hanno messo a segno solo tre reti nelle altri cinque partite di Champions: nessuna a Manchester e Levekusen, una su rigore con Chalanoglu contro l'Arsenal, una su autogol col Lipsia e la terza con Thuram a Berna al 93esimo. Gli altri tre attaccanti nerazzurri schierabili in Europa - Lautaro, Taremi e Arnautovic - figurano tra i marcatori solo perché hanno partecipato al poker contro la Stella Rossa. Numeri oggettivamente negativi e che dovrebbero portare a delle riflessioni. Anche in chiave mercato.