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Pagelle Juve-City: finalmente Vlahovic, Di Gregorio decisivo. Haaland non la prende mai

Locatelli e Danilo fondamentali in fase difensiva, solo Koopmeiners non c'è ancora. Gundogan predica nel deserto

di Enzo Palladini

JUVENTUS
Di Gregorio 7 - Verso il tramonto del primo tempo si trova davanti Haaland lanciato a rete, gli va incontro e gli stronca l'urlo in gola andando a prendergli un pallonetto che poteva diventare gol. Non male come primo intervento della partita. Non male nemmeno il secondo, a metà ripresa, su tiro di Gundogan dalla distanza.
Savona 6,5 - Staziona alle spalle di Conceiçao, ma più che a lanciare il compagno portoghese si dedica anema e core al controllo di Doku, che lo tiene in costante stato di all'erta.
Gatti 6,5 - Lascia a casa il pennino per la calligrafia, esibisce la muscolatura e la cattiveria necessaria per tenere a bada il bomber più pericoloso del mondo, sapendo di non potersi permettere errori. Da un suo atto di ribellione, una ripartenza perentoria, parte l'azione che porta la Juve sull'1-0.
Kalulu 6,5 - La solita tranquillità, la solita consapevolezza di essere un elemento fondamentale per il reparto difensivo di Thiago Motta.
Danilo 6,5 - Con umiltà e altruismo (aiutato anche dalla fascia al braccio) si adatta al ruolo di esterno sinistro difensivo sinistro. Alla tecnica dei pericolosi clienti che stazionano da quelle parti, tipo Bernardo Silva, contrappone attenzione ed esperienza. Dal suo piede parte il contropiede del 2-0.
K. Thuram 6 - Sicuramente il più elegante nel centrocampo juventino, sicuramente il più dotato nella fase di possesso, non sempre partecipa alla fase di non possesso. Dal 24' st McKennie 7 - Praticamente prima palla toccata: acrobazia da centravanti vero e gol del 2-0. Questo conferma che l'americano tra i centrocampisti bianconeri ha la maggiore attitudine al gol.
Locatelli 6,5 - Fondamentale il suo contributo nella fase difensiva, nel recupero palla. Ma anche e soprattutto decisivo in una chiusura nella sua area a metà del primo tempo.
Conceiçao 7 - Prima della partita la promessa di Giuntoli: Resterà al 100%". Ottima prospettiva per la Juve, che ha nel portoghese la principale fonte di ispirazione. Prende subito una botta pericolosa, reagisce bene, crea più di tutti con i suoi dribbling. Dal 24' st Weah 7 - Appena entrato vola sulla destra in contropiede, insiste quando sembra aver perso la palla e poi crossa per il 2-0 di McKennie. Il sostituto perfetto.
Koopmeiners 5 - Ci si aspetta tanto da lui e comincia a diventare un problema, perché a ogni errore lo Stadium lo travolge di fischi e questo decisamente non lo aiuta a ritrovare quell'ispirazione che nell'Atalanta lo ha esaltato. Continua a essere un gigantesco punto interrogativo.
Yildiz 7 - Gli sprazzi sono quelli di un grande giocatore. Sua la prima iniziativa che porta la Juve dalla parte opposta dopo una ventina di minuti, sua la giocata più preziosa del primo tempo. Suo il cross da cui scaturisce l'1-0 segnato da Vlahovic. Sono le lunghe pause che vanno eliminate. Dal 39' st Douglas Luiz sv
Vlahovic 7 - Quasi mezz'ora senza toccare un pallone, poi sguaina la spada, comincia a lottare e se proprio non può rendersi pericoloso, almeno tiene in apprensione i due centrali del City. Dopo l'intervallo rientra con una marcia in più che lo porta a sbloccare il risultato con un gol da bomber di razza. Dal 39' st Mbangula sv. 
Allenatore Thiago Motta 6,5 - Schiera la squadra con il sano realismo di chi conosce i propri limiti e con pazienza sopporta le critiche andando avanti per la sua strada. 

MANCHESTER CITY
Ederson 5 - Non più titolare inamovibile come una volta, trascorre una serata di relativa tranquillità fino all'8' del secondo tempo quando partecipa al pasticcio collettivo che porta all'1-0 di Vlahovic.
Walker 5,5 - Quando deve partecipare alla costruzione del gioco è il Walker di sempre, sicuro di sé e puntuale. Snobba un po' la fase difensiva e qualche volta Yildiz lo prende in controtempo.
Ruben Dias 6 - Qualche mezzo miracolo in questo periodo di crisi ha aiutato la squadra a non affondare del tutto, anche contro la Juve tra i difensori del City è il meno peggio.
Gvardiol 5 - Ha sulla coscienza un doppio pesantissimo errore in occasione dell'1-0 di Vlahovic: respinta corta sul primo cross, ritardo grave sul secondo da cui arriva il gol.
Lewis 6 - Posizione un po' ibrida tra sinistra e centrosinistra, corre tanto, aiuta un po' tutti, è uno dei giocatori che sono sempre piaciuti a Guardiola per le loro caratteristiche.
Gundogan 7 - Punto di riferimento di tutto il gioco del Manchester City. In assenza di Rodri, prende sulle sue spalle tutta la responsabilità della costruzione. L'età lo rende meno dinamico dello spagnolo ma anche sufficientemente maturo per ricoprire il ruolo. Giocatore sempre eccezionale che a volte predica nel deserto.
Bernardo Silva 6 - Molto decentrato, quasi sempre largo a sinistra per mettere in atto il suo tipico movimento a rientrare sul sinistro per tirare o crossare. Non è devastante come una volta ma va sempre tenuto d'occhio.
De Bruyne 6,5 - In condizioni fisiche precarie, rappresenta un'eccezione nel calcio matematico di Guardiola, perché va a giocare un po' dove vuole ma quando ha l'ispirazione, inventa palloni immaginifici.
Grealish 5,5 - Reinventato nel ruolo di mezzala sinistra, va a occupare spazi che una volta non calpestava se non in rare occasioni, spazi dove la sua tecnica e la sua freschezza si fanno sentire, almeno fino a un certo punto. Poi sparisce pure lui. Dal 42' st Matheus Nunes sv.
Doku 5,5
- Il suo binario è quello di sinistra e da lì non si muove, forse anche per questo non riesce spesso a sorprendere la sentinella Savona che lo aspetta da quella parte. Non cambia molto quando va a destra. Dal 34' st Savinho sv
Haaland 5 - Per tutto il primo tempo parla e si sbraccia più che giocare, chiede passaggi che non arrivano. Poi gliene arriva uno di de Bruyne e lui con un pallonetto innesca un mezzo miracolo del portiere bianconero. Poi i compagni si dimenticano nuovamente di lui.
Allenatore Guardiola 5 - Da uno come lui in un momento di difficoltà ci si aspetta qualcosa di più di un cambio di fascia tra Doku e Bernardo Silva in qualche fase della partita.