Vedremo se le parole di Paulo Fonseca lasceranno (ancora) il segno: con Rafael Leao, per esempio, ha funzionato. Riavvolgiamo il nastro a martedì sera quando l'allenatore del Milan, dopo lo striminzito 2-1 sulla Stella Rossa, si presenta davanti ai microfoni dichiarandosi deluso per il comportamento di alcuni giocatori. Sì, l'atteggiamento mostrato nell'ultima partita di Champions non gli è piaciuto a livello generale, ma più che altro il portoghese aveva in mente qualche singolo che ultimamente non sta rendendo come dovrebbe: il primo indiziato, era già trapelato ieri sera, è Theo Hernandez. Il francese riconosce di essere indietro fisicamente ma Fonseca, nel faccia a faccia di ieri mattina a Milanello, lo ha invitato a reagire anche a livello di motivazioni.

Farà lo stesso con altri giocatori, i destinatari delle parole post-Stella Rossa: Calabria (che non gli ha stretto la mano dopo l'uscita dal campo) e Tomori (ammonito dalla panchina e squalificato con il Girona) su tutti, anche se c'è chi aggiunge nel minestrone pure Loftus-Cheek e Musah. Non un confronto punitivo in toto ma una specie di "sveglia" perché nelle intenzioni del tecnico in quello sfogo non c'era tanto la questione del "Fonseca contro tutti" quanto del "o siete con il Milan, o siete contro il Milan", un ragionamento di gruppo più che personale.
Perché Fonseca, l'ha ribadito alla dirigenza ieri pomeriggio alla festa rossonera per Natale, crede nella squadra e nel progetto e vorrebbe avere a disposizione al 100% della concentrazione tutta la rosa, a maggior ragione senatori importanti come Theo, capitan Calabria e Tomori. E i dirigenti gli hanno ribadito la fiducia nella linea scelta.
Ora si attende una risposta da questi singoli, che il tecnico spera sia quella ottenuta da Leao (anche lui "richiamato" in pubblico, per nome e cognome a differenza dello sfogo di questa volta) che non a caso dopo la Stella Rossa ha usato parole che sembrano molto in linea con quelle di Fonseca in merito ai su e giù del Milan ("Ce la siamo complicata, è una questione mentale, bisogna stare attenti ai dettagli ed essere sempre concentrati"). Anche Thiaw si è schierato: "Sono d'accordo con Fonseca: un giorno facciamo bene, il secondo giorno... pfff... Non lo so". Ora tocca ai vari Theo, Tomori e Calabria.
© Getty Images|24 agosto 2024. Il Milan perde 2-1 a Parma e Fonseca commenta così: "Difficile spiegare il nostro atteggiamento difensivo, se non lavoriamo insieme sarà difficile"
© Da video|31 agosto 2024. In Lazio-Milan (finito 2-2), Fonseca lascia inizialmente in panchina Theo e Leao. Entrati in campo da poco, i due restano dall'altra parte del campo a osservare il tecnico mentre parla alla squadra durante un cooling break
© Getty Images|17 settembre 2024: dopo Milan-Liverpool (finita 1-3) di Champions, Fonseca tiene a rapporto la squadra un'ora e mezzo negli spogliatoi
© Getty Images|6 ottobre 2024. In Fiorentina-Milan (finita 2-1) Tomori e Abraham tolgono il rigore a Pulisic, l'inglese si fa parare il penalty da De Gea. Fonseca: "Il nostro rigorista è Pulisic, ho parlato coi giocatori e gli ho detto che non deve succedere più"
© Getty Images|Con la panchina in Monza-Milan, diventano quattro le panchina per Leao nelle prime 13 partite stagionali. Così Fonseca: "Magari per voi è strano vederlo in panchina, ma questa deve essere la normalità. Per me il Milan è più importante di qualunque giocatore"
© Getty Images|2 novembre 2024. Dopo Monza-Milan (finita 0-1), Fofana dice: "Non è stato un buon Milan". Fonseca: "Non sono tanto d'accordo con lui".
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© Getty Images|11 dicembre 2024. Dopo la vittoria per 2-1 sulla Stella Rossa, nuovo sfogo di Fonseca: "Io so che lavoro tutti i giorni per fare bene e insegnare alla squadra. Non so se tutti in squadra possono dire questo"
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