Vedremo se le parole di Paulo Fonseca lasceranno (ancora) il segno: con Rafael Leao, per esempio, ha funzionato. Riavvolgiamo il nastro a martedì sera quando l'allenatore del Milan, dopo lo striminzito 2-1 sulla Stella Rossa, si presenta davanti ai microfoni dichiarandosi deluso per il comportamento di alcuni giocatori. Sì, l'atteggiamento mostrato nell'ultima partita di Champions non gli è piaciuto a livello generale, ma più che altro il portoghese aveva in mente qualche singolo che ultimamente non sta rendendo come dovrebbe: il primo indiziato, era già trapelato ieri sera, è Theo Hernandez. Il francese riconosce di essere indietro fisicamente ma Fonseca, nel faccia a faccia di ieri mattina a Milanello, lo ha invitato a reagire anche a livello di motivazioni.
Farà lo stesso con altri giocatori, i destinatari delle parole post-Stella Rossa: Calabria (che non gli ha stretto la mano dopo l'uscita dal campo) e Tomori (ammonito dalla panchina e squalificato con il Girona) su tutti, anche se c'è chi aggiunge nel minestrone pure Loftus-Cheek e Musah. Non un confronto punitivo in toto ma una specie di "sveglia" perché nelle intenzioni del tecnico in quello sfogo non c'era tanto la questione del "Fonseca contro tutti" quanto del "o siete con il Milan, o siete contro il Milan", un ragionamento di gruppo più che personale.
Perché Fonseca, l'ha ribadito alla dirigenza ieri pomeriggio alla festa rossonera per Natale, crede nella squadra e nel progetto e vorrebbe avere a disposizione al 100% della concentrazione tutta la rosa, a maggior ragione senatori importanti come Theo, capitan Calabria e Tomori. E i dirigenti gli hanno ribadito la fiducia nella linea scelta.
Ora si attende una risposta da questi singoli, che il tecnico spera sia quella ottenuta da Leao (anche lui "richiamato" in pubblico, per nome e cognome a differenza dello sfogo di questa volta) che non a caso dopo la Stella Rossa ha usato parole che sembrano molto in linea con quelle di Fonseca in merito ai su e giù del Milan ("Ce la siamo complicata, è una questione mentale, bisogna stare attenti ai dettagli ed essere sempre concentrati"). Anche Thiaw si è schierato: "Sono d'accordo con Fonseca: un giorno facciamo bene, il secondo giorno... pfff... Non lo so". Ora tocca ai vari Theo, Tomori e Calabria.