Urbano Cairo è tornato a parlare del futuro del Torino e a commentare le voci di una possibile cessione del club: "Non vorrei vendere, sono molto legato per passione - le parole del presidente granta a Radio Deejay -. Poi ho detto che se qualcuno più ricco o più bravo di me arrivasse con la voglia di fare meglio, io sarei disponibile a vendere. Non voglio rimanere a tutti i costi, ma al momento non è venuto nessuno". Poi ha seccamente smentito le voci di un possibile inserimento del gruppo Red Bull: "Storia totalmente inventata".
Le contestazioni dei tifosi nei confronti di Cairo si sono fatte particolarmente aspre nel corso di questa stagione: "Sono dispiaciutissimo, non mi fa piacere, ma le ho affrontate già in passato, quando retrocedemmo - ha ricordato l'imprenditore alessandrino -. Sono passato da santo a protestato, ma so qual è la mia responsabilità per il Toro e per i tifosi. Ovunque vado ho gente che mi chiede foto e autografi, tante manifestazioni positive. Sono stato vicino al mister e alla squadra più volte: è una responsabilità quella di far bene, indipendentemente dalle proteste. Le hanno vissute tutti: anche Berlusconi quando ha smesso di vincere".
Tra i motivi delle critiche, anche il pessimo score del Toro nei derby, con appena 1 vittoria da quando lui è presidente (quella del 26 aprile 2015): "Abbiamo avuto un po' di sfortuna nei derby, ho visto di recente un video su tutti i derby che sono stati rubati al Toro prima del Var e non sono pochi...".
Infine ha parlato anche di mercato: "A gennaio dobbiamo intervenire sul mercato. Poi i rapporti sono legati anche agli andamenti sportivi, abbiamo perso troppe partite. Ora il mister ha dato grande compattezza, c'è un grande spirito per fare bene. Ho visto un gruppo molto voglioso di far bene, tutto va nella direzione giusta".