"Entro, esco, spacco, ciao", per dirla alla Sfera Ebbasta. O, per quello che ci interessa, alla Nikola Jovanovic. Venerdì l'ufficialità della firma con Scafati, sabato un ventello abbondante per battere Pistoia al secondo overtime.
Il centro ex Stella Rossa e Aquila Trento ha subito avuto un impatto sulla squadra: è stato il secondo miglior realizzatore di Scafai dietro al solito Rob Gray, ma in quanto a percentuali il serbo è stato il più bravo della squadra di Damiano Pilot: 9/13 dal pitturato, tirando col 69,2%.
E il suo contributo non si è fermato qui, firmando subito la doppia doppia: 11 rimbalzi, di cui 8 sotto tabellone difensivo e 3 dall'altra parte. Si aggiungono 2 stoppate e un assist, per 20 di valutazione.
La doppia cifra nei rimbalzi rispecchia le sue caratteristiche ancor più che il fatturato offensivo: Jovanovic è un giocatore spigoloso e di sostanza. Doti di cui la Givova ha più che mai bisogno, se si pensa che dal punto di vista realizzativo ha tante potenziali macchine da punti, da Stewart a Gray, passando per Pinkins.
La volontà della dirigenza, esternata dal direttore sportivo Eugenio Agostinelli, di aggiungere "un giocatore di taglia e di esperienza" si è rivelata sin da subito azzeccata. Il ds aveva anticipato il futuro commentando la firma del pivot: "Potrà darci consistenza fin da subito nel gioco interno su entrambi i lati del campo".
Jovanovic ha fatto prima di subito: se questo è l'inizio, Scafati può legittimamente pensare di aver fatto un'aggiunta di valore, che aiuterà Pilot nella ricerca di quell'equilibrio che è costato la panchina a Marcelo Nicola.