Ha giocato la prima mezz'ora alla pari, ma dopo il gol di Calhanoglu su rigore la sua Lazio è stata umiliata dall'Inter e alla fine del match dell'Olimpico Marco Baroni si è assunto ogni responsabilità per il vero e proprio crollo emotivo della sua squadra: "Non voglio commentare l’episodio del rigore, parlo della partita - ha detto il tecnico biancoceleste ai microfoni di Dazn - Sono dispiaciuto per la squadra e per i tifosi. Mi assumo la responsabilità della sconfitta. È chiaro che abbiamo fatto quaranta minuti buoni ma non è sufficiente. La squadra ha ceduto dal punto di vista nervoso e abbiamo concesso cose che all’Inter non puoi concedere. Non sono stato bravo a gestire questa situazione dal punto di vista emotivo. Adesso c’è da lavorare e ripartire”.
Partita decisa in 1 minuti tra il primo e il secondo tempo: “Non deve accadere e non può accadere - le parole di Baroni - Potrei parlare anche delle situazioni poco fortunate avvenute in campo, ma la squadra non può disunirsi così. Mi dispiace, l’ha fatto perdendo dal punto di vista nervoso, magari c’è un po’ di stanchezza. Dev’essere solo un incidente di percorso e sono sicuro che lo sarà".
Analisi tattica? “Quando giochiamo con un giocatore offensivo tra le linee, la squadra crea situazioni importanti. Anche con la mobilità degli esterni. La squadra l’ha dimostrato e l’ha fatto vedere. Il cedimento dal punto di vista nervoso è anche dovuto dalle tante partite e dalla stanchezza, ma non si possono perdere le distante così. Questa è la prima votla che avviene, ma non può avvenire contro un squadra che quando ruba palla e va in porta fa male. Qui non è un discorso di moduli. Ci siamo allargati e allungati, cosa che noi di solito non facciamo ed è per questo che riusciamo a tenere quattro giocatori offensivi".