LA VERITA' SUL TRASFERIMENTO

Neymar racconta l'addio al Paris Saint Germain: "I tifosi venivano sotto casa: volevano picchiarmi"

L'asso brasiliano ha raccontato del rapporto conflittuale con i supporters parigini 

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Neymar è ormai una delle star più acclamate della Saudi Pro League, eppure l'addio all'Europa fa ancora male. Alle prese con l'ennesimo problema fisico, l'ex calciatore del Paris Saint Germain ha raccontato i vari retroscena che hanno caratterizzato l'addio al club francese, frutto del trattamento riservatogli dei tifosi.

"Il primo anno è stato magnifico. Sono stato accolto molto bene sia dai tifosi del club che da tutta la Francia. Gli ultimi 2-3 anni invece le cose sono andate diversamente e il modo in cui sono stato trattato non è stato bello. E’ accaduta la stessa cosa a Messi. Io ho sempre dato tutto in campo e, pur non portando rancore, sono dispiaciuto per come mi hanno trattato i tifosi - ha raccontato Neymar in un'intervista a RMC Sport -. Venivano a casa mia e volevano entrare per insultarmi o colpirmi. A mio avviso hanno oltrepassato il limite. Li ho sempre rispettati, ma da quel momento ho smesso di essere rispettoso: è stata davvero dura. Rispetto il PSG e farò sempre il tifo affinché ottenga i risultati migliori. Tuttavia mi ha intristito la maniera in cui sono stato trattato, anche se ora è finita e fa parte di una cosa del passato”.

Nonostante le difficoltà incontrate durante la permanenza in Francia, Neymar non serba rancore verso il Paris Saint Germain con il quale ha potuto giocarsi una finale di Champions League, persa con il Bayern Monaco: "E’ stata positiva e negativa allo stesso tempo. Buona perché penso di aver vissuto il miglior momento della mia carriera, calcisticamente parlando. Cattiva perché sono stato spesso e a lungo infortunato. Sicuramente c’è un po’ di tristezza, ma non dimenticherò i grandi momenti vissuti, soprattutto la finale di Champions League. Avremmo potuto vincere, ma in quelle partite contano i dettagli. Ho scritto la mia storia in Ligue 1 ed è stato positivo per la mia carriera - ha concluso l'asso brasiliano -. Me ne sono andato perché semplicemente non ero felice. Il club e l’allenatore non contavano più su di me e me ne avevano parlato. Ho dovuto prendere una decisione e ho dedico di accettare l’offerta dell’Al Hilal, che mi è piaciuta. Ho potuto conoscere il club, la culture e il campionato locale. Non mi aspettavo di ricevere un simile benvenuto. Io e la mia famiglia siamo convinti di aver preso la decisione giusta”.