Il ciclismo internazionale dice addio a uno dei più grandi specialisti delle classiche di un giorno, Rik Van Looy. Il fuoriclasse belga si è spento a pochi giorni dal novantunesimo compleanno dopo una breve malattia.
In grado di prendersi la scena a cavallo fra gli Anni Cinquanta e Settanta, l'"Imperatore di Herentals" è stato l'unico ciclista della storia a conquistare tutte e otto le Classiche originali (le cinque Monumento a cui vanno aggiunte Freccia Vallone, Parigi-Bruxelles e Parigi-Tours). Un traguardo che nemmeno i connazionali Eddy Merckx e Roger De Vlaeminck sono riusciti a centrare, non scrivendo mai il proprio nome nell'albo d'oro della corsa francese.
In grado di vincere il titolo mondiale nel 1960 e nel 1961, Van Looy ha spesso faticato nelle corse da tre settimane a causa del suo fisico possente che gli consentiva di sfrecciare sulle pietre del Nord aggiudicandosi per due volte il Giro delle Fiandre e per tre la Parigi-Roubaix, così come in corse quali Milano-Sanremo, Liegi-Bastogne-Liegi e Giro di Lombardia dove il suo proverbiale sprint gli ha consentito di anticipare i più dotati scalatori.
Nonostante ciò Van Looy vanta un quarto posto al Giro d'Italia 1959 e due terzi posti alla Vuelta di Spagna a cui vanno aggiunte nove tappe al Tour de France, dodici alla Corsa Rosa e diciotto alla competizione spagnola per un totale di 367 vittorie da professionista.