Comune Carrara: "Già due milioni per stadio, ora aiuto privati"

Saranno conclusi a breve i lavori di ristrutturazione dello stadio dei Marmi di Carrara (Massa Carrara) cominciati dal Comune la scorsa estate. Nelle prossime settimane, spiega l'amministrazione, sarà realizzata la nuova uscita di sicurezza della curva Nord e verrà sistemata l'area riservata agli spettatori diversamente abili. Un intervento su cui la giunta Arrighi ha investito due milioni, così da adeguare la struttura agli standard richiesti dalla Lega calcio di serie B per disputare il campionato. "In soli 133 giorni siamo stati in grado di rendere l'impianto di piazza Vittorio Veneto adatto a ospitare le partite di un campionato tanto importante. Questo è un risultato di cui tutti noi carrarini dobbiamo essere fieri e orgogliosi. Questo ha però comportato grossi impegni sia dal punto di vista economico, circa 2 milioni di euro complessivamente, che dal punto di vista dell'impegno dei nostri uffici - spiega la sindaca Serena Arrighi - Per poter riuscire a riaprire lo stadio in così breve tempo i nostri tecnici hanno dovuto dedicarsi completamente alla realizzazione del progetto, lasciando quindi indietro altri interventi di primario interesse pubblico che ora non possono più aspettare". Tuttavia, aggiunge, "il Comune non potrà farsi carico, né economicamente né dal punto di vista dell'impegno tecnico, degli adempimenti successivi, non previsti dalla legge, ma richiesti dalla Lega di Serie B. Come abbiamo avuto modo di segnalare pochi giorni fa ai vertici di Carrarese siamo comunque consapevoli delle difficoltà della società di dover far fronte ai requisiti minimi per poter consentire alla squadra di continuare a giocare a Carrara anche in futuro. Per questo motivo siamo completamente disponibili a individuare una strada che possa dare la possibilità a soggetti privati di mettere a reddito lo stadio dei Marmi mediante strumenti urbanistici idonei". "Di fronte a investimenti congrui saremo ovviamente aperti a discutere della stipula di una convenzione per la gestione dell'impianto della durata di un numero di anni adeguato, ma anche alla possibilità di alienazione dello stadio - conclude - Si tratta d'altronde delle medesime strade che sono già state seguite in più parti d'Italia per casi analoghi".