L'Inter di Simone Inzaghi prosegue il proprio cammino anche in Coppa Italia e non sembra accennare a rallentamenti sul percorso stagionale. Anche nel match di San Siro contro l'Udinese i nerazzurri hanno ottenuto un successo netto, seppur non roboante come quello in campionato contro la Lazio. Lo hanno fatto al termine di una partita mai davvero in discussione e, soprattutto, lo hanno fatto con in campo moltissime di quelle che possono essere considerate le seconde linee: da Martinez a Buchanan, passando per Asllani e Arnautovic, i due mattatori di serata.
Nella prima mezzora qualche segnale non proprio confortante è arrivato: la squadra è sembrata un po' meno fluida di quanto aveva abituato in questi anni e ha insolitamente lasciato l'iniziativa all'avversario, pur rischiando poco o nulla. Poi è entrata in gioco anche un pizzico di fortuna, con le sembianze dell'incredibile pallone regalato da Ekkelenkamp a Taremi, ma da lì in avanti non c'è stata più storia: i nerazzurri, una volta sbloccato l'incontro, hanno ritrovato ritmo, giocate e confidenza. Il gol olimpico di Asllani ha fatto il resto, tagliando le gambe alla squadra di Runjaic e indirizzando in maniera definitiva la serata. Nella ripresa è entrata in azione l'esperienza dei nerazzurri, la loro capacità di gestire e colpire, anche se il palo ha negato a Taremi la rete del 3-0, che avrebbe reso il risultato ancora più rotondo.
Insomma, per Inzaghi sono arrivati parecchi segnali confortanti e le sue parole a fine gara lo testimoniano ulteriormente: le qualità individuali delle riserve possono non essere le stesse dei titolarissimi (vale per la coppia d'attacco, così come per Asllani, Buchanan e Carlos Augusto), ma il marchio di fabbrica è sempre quello e, al momento, è un marchio che garantisce solidità e risultati.