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Lautaro: "Segno meno ma gioco più per la squadra, io e Inzaghi sottovalutati"

Parla il capitano nerazzurro: "Altro scudetto o finale di Champions? Voglio tutto"

Lautaro Martinez parla del peso di non segnare da sette partite, e lo fa con la consapevolezza di chi sa che il gol è solo una parte del discorso: "Sono un attaccante e vivo per il gol ma bisogna analizzare le partite che si fanno, sto giocando più lontano dall'area perché mi piace far salire la squadra: mi sento bene così, aggiungendo una cosa nuova al mio modo di giocare. L'anno scorso si allargava Thuram, ora tocca a lui segnare di più: non è una cosa provata, nasce dalla nostra intesa in campo". Il capitano dell'Inter ricorda: "Questa estate sono dovuto rientrare prima perché si era fatto male Taremi e ho avuto qualche difficoltà dopo la Copa America vinta: il corpo a volte presenta il conto, ma ora sto meglio".

Lautaro, parlando al Corriere della Sera, non sceglie come hanno fatto Bastoni e Dumfries: "Altro scudetto o finale di Champions? Voglio tutto, quando inizi a vincere non ti vuoi fermare perché sai quanto è bello essere ripagati per il lavoro fatto. Dopo aver vinto il Mondiale con l'Argentina pensavo non ci fosse più nulla dopo, ma c'è tanto altro". Il Toro parla così del settimo posto nel Pallone d'Oro, per qualcuno fin troppo punitivo: "A volte mi sento sottovalutato ma credo di aver fatto un anno importante. I trofei di squadra hanno un peso diverso".

L'Inter è tornata quella dell'anno scorso dopo un inizio di stagione positivo ma "strano" (vedi i tanti gol presi o una partita pazza come il 4-4 con la Juve)? "Finora abbiamo dato la sensazione di divertirci un po' meno dell'anno scorso, il 6-0 contro la Lazio può essere però un segnale anche perché il campionato quest'anno è più difficile. Sappiamo cosa fare, Inzaghi ci lascia libertà di esprimerci".

A proposito del tecnico nerazzurro: "Secondo me è sottovalutato, a volte continua a pensare come un calciatore quindi ci capisce e vive le cose come noi. Con Conte ho imparato tantissimo e lo ringrazio. Con Inzaghi sento di essere cresciuto a livello altissimo". E proprio Conte è uno dei rivali più temibili per lo scudetto... "Il Napoli è forte, come del resto altre avversarie. E noi facciamo il nostro cammino: secondo me è la strada giusta e ci porterà grandi cose".