Il collegio arbitrale del Tas è quasi completo: scelti due giudici che decideranno sul caso Sinner, trovato positivo al Clostebol, sostanza che - questa la difesa del tennista - avrebbe assunto accidentalmente attraverso un massaggio del fisioterapista Giacomo Naldi che, feritosi alla mano, si era curato con un cicatrizzante (datogli dal preparatore Umberto Ferrara) proprio a base dello steroide proibito. L'Itia (International Tennis Integrity Agency, ndr), dopo essersi rivolta a un tribunale indipendente, aveva dichiarato innocente Sinner non riscontrando né colpa né dolo nell’assunzione accidentale della sostanza proibita ma la Wada aveva fatto ricorso al Tas.
Il primo, scelto dalla Wada, è l'israeliano (ma con doppia nazionalità, anche americana) Ken Lalo, 66enne di grande esperienza considerato particolarmente duro e intransigente quando si parla di sostanze proibite. Il secondo, scelto dal team di Sinner, è l'americano Jeffrey Benz, giudice che Halep aveva scelto per il suo caso doping e che aveva fatto scendere la squalifica della rumena da 4 anni a 9 mesi (dopo averne scontati già due). Ora manca solo il terzo giudice, quello nominato dal Tribunale dello Sport di Losanna.
Con la nomina dei due giudici un accordo extra-giudiziale sembra ormai da escludere. Da un lato sembrerebbe strano che la Wada scelga un giudice per poi non andare a processo, dall'altra Sinner - dopo aver incassato il giudizio di mancato dolo e negligenza dai tre esperti che hanno esaminato il caso affidato al tribunale indipendente Sports Resolutions - non avrebbe motivo di dichiararsi colpevole trovando un accordo.
Il processo potrebbe tenersi a marzo: la Wada, attraverso il dg Niggli, qualche giorno fa aveva confermato che non sarebbero state prese decisioni entro la fine dell'anno. Il 2025 inizierà subito con gli Australian Open di gennaio, a febbraio ci saranno il torneo di Rotterdam e l'Atp 500 di Doha. Per questo si può arrivare ai primi giorni di marzo, prima degli Indian Wells e di Miami.