Per vincere contro una big come la Virtus Segafredo Bologna, in LBA, non si può non offrire una prestazione fedele ai propri principi e valori cestistici. Ed è difficile pensare a qualcosa di più "Trento" dell'87-79 con cui la Dolomiti Energia Trentino ha strappato aritmeticamente il biglietto per la settimana di Torino di Coppa Italia: una vittoria di status, da capolista della Serie A, in pieno stile Galbiati.
Rayjon Tucker, forse all'ultima partita in maglia Virtus, prende a spallate Niang in post e realizza l'appoggio al canestro? Saliou Niang, battezzato oltre l'arco nel possesso offensivo successivo, prende la tripla senza esitazioni e riavvicina l'Aquila. Pajola realizza la tripla del massimo vantaggio bolognese in chiusura di secondo quarto (39-52)? Quinn Ellis, la guardia più in difficoltà a trovare ritmo e fisicità contro i corpi virtussini, condensa 9 degli 11 punti totali all'inizio del parzialone di 46-11 che ribalta la sfida, concludendolo anche con un contropiede che esalta la "Il T Quotidiano Arena". Selom Mawugbe, al rientro dopo 3 gare di stop per infortunio e ancora appannato fisicamente, sbaglia la misura del passaggio per il taglio di Cale (via Hack-a-Stat, Trento perde 16.3 palloni ogni 100 possessi, solo i 17.0 di Trieste sono un dato peggiore in questa LBA)? È lo stesso 26enne nato a Los Angeles, al rientro in difesa, a oscurare la vallata a Morgan con una giocata che ricorda un muro dell'Itas Volley, altra eccellenza dello sport trentino di casa in via Fersina.
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Anche contro la Virtus Bologna, la Trento versione LBA si è mostrata ai limiti della propria perfezione. Una serata che ha confermato come coach Galbiati, conscio del divario tecnico e fisico ma non di energia con diversi roster di Serie A, abbia creato un sistema che accetta e abbraccia l'errore (anche di distrazione), relativizza il peso della singola giocata e permette di pensare alle potenzialità da dimostrare in quella successiva.
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Due i simboli ancor più forti dell'11° vittoria in LBA su 12 turni, ancor più dei 21 punti di Anthony Lamb (sempre più a suo agio nell'essere un leader versatile, con 5 punti determinanti negli ultimi minuti) e dei 17 di Myles Cale (avere un tiratore dal 54.3% su quasi 4 triple tentate a gara è una valvola di sfogo che pochissimi attacchi italiani possono permettersi). Il primo: tutti e 10 i giocatori andati a referto contro le Vu Nere, dai 31' di Lamb ai 9' di Mawugbe, abbiano contribuito agli 87 finali con anche un solo punto. Il secondo: terminata la striscia di triple consecutive in transizione, col peso dei possessi in aumento complice il rientro virtussino con Cordinier, sono stati i 9 rimbalzi offensivi dell'ultimo periodo a tenere a distanza Bologna - Trento raccoglie 36.6 rimbalzi offensivi ogni 100 propri errori, solo l'ancor più spregiudicata Trieste tiene testa (37.3% OREB%) ai bianconeri.
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Tortona, Cremona e Brescia: 3 avversari per confermarsi testa di serie numero 1 nella settimana della Inalpi Arena, 3 turni per rendere quella della Dolomiti Energia Trentino e di coach Paolo Galbiati la democrazia ideale della pallacanestro italiana.
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