L'Openjobmetis Varese degli ultimi due anni abbondanti ci ha ormai insegnato a non dare troppo peso alle prestazioni offensive delle squadre affrontate dai lombardi. Del 97-80 con cui l'Unahotels Reggio Emilia si è quasi assicurata la partecipazione alla Frecciarossa Final 8 di metà febbraio - grazie allo scontro diretto favorevole con Treviso, una vittoria di Milano nel posticipo con Trapani la renderebbe matematica -, ad assumere maggiore valore è quindi il lavoro fatto dalla squadra di coach Priftis nella propria metà campo, in linea con la pallacanestro che la Reggiana sta esprimendo con sempre maggiore costanza.
La 3° serata peggiore in attacco della stagione di Varese (peggio solo i 77 punti contro Venezia e i 60 a Cremona, in condizioni numeriche e fisiche ben più gravi) è arrivata infatti contro la struttura difensiva più solida dell'ultimo scorcio di LBA: nella striscia di 6 vittorie consecutive, Reggio Emilia ha concesso la miseria di 97.9 punti ogni 100 possessi. Il compromesso a cui è giunto coach Priftis per trovare solidità e disciplina difensiva non è banale: il "sacrificato" è Matteo Chillo, ostacolato da alcuni problemi fisici, a vantaggio di uno Stephane Gombauld dall'inattesa duttilità. Il 27enne di Saint Claude, centro titolare della Sassari 2023/24, ha iniziato la stagione come 5 a dividersi i minuti con Momo Faye, per poi "riciclarsi" come perimetrale di una coppia di lunghi (7 triple tentate nelle ultime 4 gare, dopo non averne mai provate nelle prime 38 partite in carriera in LBA).
© Ufficio Stampa
I 206 cm per 103 kg del francese, accoppiati a corpi come quelli di Faye e Kenneth Faried, stanno trasformando Reggio Emilia in una squadra ancor più dominante vicino a canestro: dal 9 novembre a oggi, l'Unahotels raccoglie 14.7 rimbalzi offensivi e 29.7 difensivi a gara, ai vertici di LBA nelle rispettive graduatorie. La possibilità di controllare il ritmo della partita sfrutta poi altre due variabili: la protezione del ferro - il 10.2% dei tiri da 2 avversari nelle ultime 6 partite sono stati stoppati (al PalaBigi contro Varese, protagonista assoluto è stato Faye con 4), miglior dato in Italia - e la possibilità di mettere pressione sin dal primo palleggio dell'azione avversaria.
© Ufficio Stampa
Contro l'Openjobmetis si sono contate ben 3 palle recuperate da Jaylen Barford direttamente dalla rimessa da fondo di Varese, ma il segnale più esaltante in merito è arrivato a inizio terzo quarto: Kenneth Faried, il cui arrivo in Emilia è stato raccontato da molti come fosse un "meme", porta un raddoppio fin quasi a metà campo per poi subire sfondamento, leggendo con un paio di secondi di anticipo le intenzioni di penetrazione di Hands. L'inserimento di Manimal nelle rotazioni di Priftis ha aggiunto ulteriore esperienza a un roster già maturo (avere capitan Vitali e Cheatham come primi cambi significa contare su maestri nel riconoscere come mantenere o invertire l'inerzia di gara) e potrà fornire uno sbocco ulteriore alla circolazione reggiano.
© Ufficio Stampa
Proprio le connessioni tra la "testa" dell'attacco di Reggio Emilia, Cassius Winston, e il resto dei compagni sono la principale risorsa del momento magico dell'Unahotels. L'alternanza con Barford nel prendersi iniziative personali, l'innesco dei tiratori sul perimetro (Grant, Uglietti, Vitali, Cheatham), le ricezioni profonde garantite a chi può sfruttare i vantaggi fisici nel pitturato (Faye, Gombauld, Faried) in cambio di qualche blocco granitico utile a crearsi lo spazio per concludere: i 21 punti con 13 assist contro Varese del prodotto di Michigan State sono il miglior biglietto da visita per Priftis e i suoi per il prosieguo della stagione.
© Ufficio Stampa
Farlo da 4° forza di LBA (9 vittorie e 3 sconfitte, con la trasferta a Trapani del prossimo turno a far sognare anche l'aggancio o il sorpasso al 3° posto), con un play-in di BCL da affrontare con speranze di successo (gara-1 a Bonn mercoledì 8 gennaio) e un posto prenotato per giocarsi una Coppa Italia, aggiunge ulteriore lustro.