Nello sport, a volte, succedono cose che sembrano magiche. Storie che sembrano scritte da un'intelligenza emotiva superiore, così forti da risultare cinematografiche.
È il caso del ritorno a Napoli di Jacob Pullen. Qualcuno l'ha definita una mossa disperata, ma il parquet ha detto che quello tra il Napoli Basket e il play nato a Maywood, Illinois, sembra proprio un match perfetto.
Come se ci fosse un continuum e Pullen non fosse mai andato via: dalla tripla che ha regalato la Coppa Italia alla squadra allora allenata da Milicic alle giocate che hanno permesso a Napoli di cancellare quello zero che in classifica resisteva dalla prima giornata.
Per spezzare il sortilegio serviva qualcosa di speciale, come il ritorno in quella che Pullen ha definito casa a fine partita.
"Mi è mancata casa, questa è casa mia. Sono felice di essere tornato. I miei compagni mi hanno trovato, ho segnato qualche tiro, ne ho sbagliati altri, ma hanno continuato a credere in me e abbiamo giocato insieme, da squadra. La gente ha fatto il suo lavoro, erano molto rumorosi e questo mi era mancato. Sono i migliori tifosi in Italia".
Mezz'ora sul parquet con 28 punti segnati attraverso 12 tiri dalla lunetta (su 14 totali, grazie a 10 falli subiti). Medie non indimenticabili al tiro (2/7 da 2 e 4/12 da tre), ma la personalità sempre dominante di chi non ha paura di riprovarci e non respinge mai le responsabilità.
All'overtime una tripla delle sue e poi la giocata decisiva, che ha generato il canestro della vittoria di Totè.
A Verona solo in un'occasione ne aveva segnati di più, 29 contro Forlì a inizio ottobre: non è certo il salto di categoria a fare la differenza, anzi. Pullen è il classico giocatore che si esalta quando il livello si alza e quando è sotto pressione.
I tifosi di Napoli adesso sognano che sia il primo capitolo di una nuova storia, anche perché le altre non sono scappate via, anzi. Cremona è a una sola vittoria di distanza, Pistoia e Varese a due.
Serviva qualcosa e qualcuno che portasse l'ambiente a crederci: il re di Napoli l'ha fatto nel modo più emozionante e scenografico possibile.