NAPOLI

Napoli, confronto Conte-giocatori dopo Genova

Il tecnico vuole capire le cause del black out e intanto aspetta il rinnovo di Meret, ma la situazione non si sblocca

di Carlo Landoni

Tutti a rapporto dal condottiero Conte, martedì al quartier generale del Napoli, alla ripresa degli allenamenti: oggetto del faccia a faccia allenatore squadra, individuare le ragioni del secondo tempo da trincea, inspiegabile e sconcertante, di Marassi. Il tutto con una funzione ovviamente costruttiva, visto che il Napoli è ancora da lavori in corso. Comprendere le cause di un black out lungo 49 minuti, perché i dati della ripresa, dopo il primo tempo esteticamente e concretamente più bello della stagione del Napoli, risultano allarmanti.

Prima conclusione, si fa per dire, verso la porta del Genoa al minuto 35 di Mc Tominay, secondo tentativo al minuto 46 svirgolata di Kvaratskhelia. Tutta qui in concreto la produzione offensiva. Quello che salta all'occhio è la perecentuale di possesso palla del secondo tempo che dal 73% tra il primo e il 15esimo della ripresa, scende paurosamente al 32% tra il 16esimo e il 30esimo, per risalire ma in maniera ancora insufficiente al 44% nell'ultimo quarto d'ora.

In un secondo tempo così preoccupante si salva soltanto Meret. Il portiere è il salva Napoli, ma c'è ancora da lavorare per il suo rinnovo di contratto. Tra le parti come confermato dal direttore sportivo Manna c'è fiducia e la volontà di proseguire insieme. Che cosa allora sta bloccando l'operazione? Il primo ostacolo è relativo alla durata del contratto: l'entourage di Meret e il portiere chiedono un biennale sino al 2027. Il club, che ragiona su questa proposta, valuta anche l'anno di opzione per spalmare l'ingaggio. E questo è il secondo nodo, il numero uno guadagna due milioni a stagione e chiede un riconoscimento economico. Il rischio è che il Napoli possa perdere Meret a costo zero visto che il suo contratto scade a giugno 2025, C'è da trovare un punto d'incontro.