Che convinca o non lo faccio, c'è una grande certezza in Serie A: l'Inter vince. Dominando o con astuzia, soffrendo o dilagando, la formazione di Simone Inzaghi è tornata a macinare successi in campionato come non si vedeva da tempo, giusto per chiudere l'anno al meglio possibile. Quattro vittorie consecutive stanno permettendo a Lautaro Martinez e compagni di tenere il ritmo infernale imposto dall'Atalanta, ma soprattutto hanno ribadito al tecnico piacentino la bontà di una rosa ambiziosa più del singolo stesso.
Nel presepe di casa Inzaghi, riproposto anche nella sede di viale Liberazione, il protagonista dell'Avvento nerazzurro infatti non è stato l'attore che tutti si sarebbero aspettati, anzi. Lautaro Martinez anche contro il Como ha proseguito in inatteso digiuno, fuori contesto e periodo, ma qualcuno in società o in campo se ne sta preoccupando? La risposta è no, l'ovazione dei tifosi al momento del cambio contro il Como ne è la più diretta conferma. Segnerà.
© Getty Images
Anzi, proprio i risultati arrivato con un rendimento insufficiente del proprio capitano regalano un punto di vista anche più positivo a Simone Inzaghi. I protagonisti sulla carta secondari stanno rendendo il presepe dell'Inter luccicante e stellare, in attesa dei riflettori della Supercoppa da provare a vincere e della Champions da coccolare: in particolare Calhanoglu e Thuram in questo 2024 hanno spesso reclamato a suon di prestazioni e numeri i gradi di prime donne, ma senza alzare la voce.
Con l'assist a Carlos Augusto su calcio d'angolo contro il Como, Calhanoglu per esempio ha ribadito in campo il suo pensiero mai nascosto di essere tra i migliori centrocampisti d'Europa (il migliore a dirla tutta secondo il turco), arrivando a toccare quota 150 partecipazione dirette a gol tra marcature e assist nel corso della propria carriera nei cinque grandi campionati europei. Un dato statistico, fornito da Opta, che lo piazza in compagnia di Kevin De Bruyne, Marco Reus, Angel Di Maria e Dimitri Payet nell'élite del periodo, pur giocando decisamente più indietro dei colleghi nelle ultime stagioni.
E Thuram? Nei cinque minuti giocati senza la luce di Martinez da seguire e provare a rifornire ha deciso di spaccare la porta del Como, segnando come nessuno si sarebbe aspettato il giorno dell'arrivo in nerazzurro guardando il suo passato. E invece... solo nel 2024 il francese ha preso parte direttamente a 22 gol (18 reti e 4 assist) tenendo il ritmo dell'altra grande sorpresa nelle ultime due stagioni, Charles De Ketelaere. Un duello di talento che rispecchia quello in classifica.