L'INTERVISTA

Marotta giura amore all'Inter: "Voglio restare a lungo. La prossima estate ringiovaniremo la rosa"

Il Presidente nerazzurro: "Inzaghi è un ottimo leader"

"Voglio restare all'Inter a lungo: sto bene e la mia intenzione è quella di contribuire a dare risultati". Nell'anno che lo ha visto diventare Presidente dei nerazzurri dopo l'avvento dell'era Oaktree, Beppe Marotta dichiara la sua fede al club 20 volte Campione d'Italia e punta in alto: "Nello sport bisogna essere molto ambiziosi, quanto sento alcuni colleghi dire 'bisogna arrivare tra le prime quattro' io non sono molto d'accordo'. Serve avere la sfacciataggine di credere in obiettivi utopistici".

L'anno che si avvia a concludersi verrà ricordato in casa nerazzurra come quello che è coinciso con la fine dell'era Zhang e l'inizio di una nuova gestione targata Oaktree: "Partecipano alla vita del club, il rapporto con loro è positivo e quotidiano - ha raccontato Marotta a Sky Sport -. L'obiettivo è garantire la ricerca della sostenibilità economico-finanziaria. Ci sono delle linee guida da seguire come ovvero comporre una rosa che risponda a limiti economici dal punto di vista del costo del lavoro, a un'età media che possa garantire il fatto di investire in giovani che rappresentano un patrimonio, un elemento che contribuisce a dare sostenibilità. Nella prossima stagione garantiremo la massima competitività attraverso giocatori meno vecchi di quelli di oggi, ma che rappresentino anche qualità, professionalità e patrimonio". 

In estate quindi arriveranno calciatori più giovani: un cambio di rotta dopo l'ingaggio di diversi parametri zero che hanno contribuito a portare i nerazzurri ai vertici del calcio europeo: "L'Inter è ritornata a essere una delle protagoniste più autorevoli - ha spiegato Marotta -. Siamo tornati nel palcoscenico più consono alla storia. Siamo stati bravi a mixare giovani e meno giovani. Avere lo zoccolo duro di italiani è stato un vantaggio. Inzaghi? Un grande professionista e una persona intelligente. Simone è arrivato in punta di piedi all'Inter, senza fare proclami. Poi è cresciuto acquisendo consapevolezza nelle proprie capacità. È un bravissimo leader del gruppo".

Marotta si è espresso sull'inchiesta curve: nei prossimi mesi 18 ultras di Inter e Milan andranno a processo con rito immediato. "Noi stiamo collaborando al fine di debellare un fenomeno straordinario in senso negativo che ha a che fare col mondo dello sport - ha spiegato il Presidente -. Inoltre voglio esprimo gratitudine alla magistratura e alle forze dell'ordine per l'opera che stanno facendo. Si può fare e si deve fare molto di più per evitare il contatto tra calciatori e ultras. Noi come società possiamo acculturare i nostri calciatori al rispetto delle leggi dello Stato e le norme del Codice di giustizia sportiva, lo stiamo facendo".   

A proposito di curve: Marotta ha detto anche la sua sulle scuse che i giocatori molto spesso vanno a chiedere dopo un ko. "Non ci sono dei giudici che alla fine della partita devono esprimere il loro verdetto, assolutamente - le parole dell'ex dirigente della Juventus -. Se si perde evidentemente gli avversari sono stati più bravi, chiaramente c’è il rammarico ma questi processi fatti in campo sicuramente fanno del male anche perché poi quando si parla di grandi club, di grandi partite, c’è un concetto di emulazione e i nostri figli, i nostri bambini, i nostri nipoti vedono queste immagini e da queste immagini assumono dei valori sbagliati, diseducativi e quindi questo sicuramente dobbiamo debellarlo".

Infine un accenno al futuro dello stesso Marotta, una figura autorevole che potrebbe ricoprire anche ruoli 'politici' come quello di Ministro dello Sport o Presidente della Figc. "No, io sono un amante del mondo del calcio e dello sport. Sono contento della mia carriera, sono contentissimo di fare il presidente dell'Inter, un ruolo che mi occupa molto" ha concluso il noto dirigente.