"Io starò qui fino all'ultimo giorno con il massimo impegno, non chiedo più niente a nessuno. Se qualcuno si appassiona alla mia vicenda bene, altrimenti attendo serenamente gli sviluppi". Lo dice in un'intervista al quotidiano La Stampa il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che alla fine del terzo mandato ha stabilito come da protocollo la data delle elezioni, il 26 giugno, ma non sa se le vivrà da attore o da spettatore visto che la legge dice che non può più candidarsi per il limite di mandati raggiunto.
"Non mi aspetto nulla, sono totalmente fatalista", dice Malagò, "faccio solo notare il fatto più unico che raro di un presidente di un comitato olimpico nazionale sostituito a un meno di un anno da un'edizione dei Giochi ospitati nel paese di appartenenza. E ottenuti sotto la stessa presidenza". "Per quanto mi riguarda i rapporti con il ministro Giorgetti sono buoni, quello che dicono gli altri non mi interessa. E, anticipo la prossima domanda, con la premier Giorgia Meloni i rapporti sono stati sempre ottimi", ha precisato.