Nessuna contropartita e nessuno sconto. Il costo del cartellino di Frattesi è chiaro: 45 milioni. Per la Roma, almeno. E l'ipotesi di un prestito di Cristante viene rispedito al mittente, che non è il club giallorosso ma il procuratore che cura gli interessi di entrambi i giocatori. Come dire, è un'ipotesi che interessa a Beppe Riso (l'agente, appunto), non all'Inter. Ma, sottolinea la Gazzetta dello Sport aggiungendo un particolare rilevante, quei 45 milioni lieviterebbero sino alla soglia dei 70 se gli eventuali club interessati fossero Napoli (che ha fatto un sondaggio concreto) o Juve (che pare abbia mostrato un vecchio gradimento). Come dire: a due dirette concorrenti per lo scudetto la porta è chiusa, per la Roma invece il discorso può continuare ma solo alle condizioni dell'Inter. Ed eventuali altri giocatori (Cristante appunto, ma anche Pellegrini) sarebbero scorporati dall'operazione, anche perché nel caso i nerazzurri reinvestirebbero piuttosto i milioni incassati su Ricci del Torino.
A monte di tutto questo discorso, in ogni caso, c'è una sensazione di crescente fastidio che l'Inter non nasconde: fastidio non tanto nei confronti di Frattesi, che sinora non si è espresso né ha puntato i piedi, quanto invece verso il suo agente che ha smosso le acque in maniera ritenuta troppo plateale. Per il club nerazzurro, che a gennaio non aveva messo in cantiere alcuna operazione di rilievo, la priorità resta il campo, con una calendario fitto e impegni delicati, sia in campionato che in Champions: la dirigenza e mister Inzaghi sono stati sempre molto chiari e diretti con il giocatore, credono in lui e nella necessità di continuare assieme per lottare per gli obiettivi prefissati. Se le volontà non fossero più collimanti, l'Inter non ha intenzione di trattenere Frattesi controvoglia ma le condizioni di una sua cessione le decide il club.