Prima terra promessa dell’arrampicata e del suo Nuovo Mattino, poi paradiso (anche un po’ inferno…) degli skyrunners del Trofeo KIMA, adesso – o meglio da cinque anni a questa parte - mecca dei praticanti della corsa in natura sui sentieri innevati e ghiacciati, da mordere preferibilmente con i ramponcini. Stiamo parlando della Val Masino of course (anzi, di corsa) e del suo ancor più fiabesco ramo laterale della Val di Mello, incorniciato da gigantesche pareti di granito e incorniciato a nord-est dal Monte Disgrazia che lo separa dalla contigua Valmalenco. La nuova frontiera outdoor di queste contrade alpine ha nome e cognome: Val di Mello Winter Trail, happening rock (anzi heavy… metal, quello dei ramponcini mordighiaccio di cui sopra) che sveglia l’intera valle non appena i raggi del basso sole invernale si fanno faticosamente strada tra le pareti verticali, toccando terra nei pressi del centro sportivo di San Martino, campo base dell’evento organizzato dai superappassionati e altrettanto competenti ragazzi di ASD Gigiat, uno per l’altro skyrunners di vaglia, forgiati proprio dal Trofeo KIMA. Ad iniziare da Mirko Bertolini, amico di SportMediaset, che ringraziamo per il contributo alla realizzazione di questo articolo.
© Francesco Bergamaschi
Regolarmente in calendario alla fine di gennaio fin dal 2020 (e con la sola cancellazione pandemica del 2021), Val di Mello Winter Trail è in programma domenica 26 gennaio, con campagna-iscrizioni in pieno svolgimento sul portale camcamcronos.com e ritrovo all’info point all’ingresso del centro abitato di San Martino a partire dalle ore 08.30 (ampia possibilità di parcheggio nei pressi) della quarta domenica del nuovo anno. Duecento i pacchi gara in preparazione, con prodotti tipici e il berretto invernale griffato CRAZY e Val di Mello Winter Trail. Grande novità della quinta edizione è stato - sabato 4 gennaio scorso - il Race Test sulla traccia della prova clou che ha permesso a un manipolo di runners e agli stessi organizzatori di fare le prove generali per fine mese, in attesa magari di una nevicata che possa conferire un aspetto pienamente invernale al teatro d’operazioni. Anche se, lo diciamo per esperienza diretta e ripetuta, Val di Mello Winter Trail ha i suoi bei perché (e le relative risposte!) anche in assetto autunnale, con terreno asciutto e un impegno ancora più muscolare!
Nell'albo d'oro dell'evento, Luca Del Pero è ancora imbattuto! Il campione brianzolo ha infatti vinto tutte le prime quattro edizioni di VdMWT. Tutta un'altra storia in campo femminile, con quattro diverse atlete sul gradino più alto del podio: successo di Samantha Galassi nella "prima" assoluta del 2020. Dopo la pausa forzata del 2021 causa emergenza sanitaria mondiale, Elisa Desco ha aperto l'uno-due "made in Valtellina" completato nel 2023 da Lucia Moraschinelli, mentre dodici mesi fa è stata la lecchese Francesca Rusconi a firmare la vittoria.
© Angelo Testa
Al mio segnale, scatenate l’inverno! Da programma, ad aprire le danze domenica 26 gennaio sarà alle ore dieci in punto lo “sparo” di partenza della prova d’ingresso: la camminata da quattro chilometri che - dalla sua periferia - si dirigerà su asfalto verso il paese di San Martino, per poi imboccare e risalire nel suo tratto iniziale la Val di Mello fin nei pressi dell’area parcheggio del Gatto Rosso, per poi svoltare a destra e fare ritorno al campo sportivo. La camminata è aperta a tutti, tanto da essere sostanzialmente destinata a chi alla competizione sportiva antepone la voglia di godersi lo straordinario scenario naturale, camminando e correndo in compagnia allo scopo di fare sport e sano movimento, magari pregustando (perché no?) un bel piatto caldo (e meritato) di polenta e salsiccia bollita, piatto forte del terzo tempo che attende tutti al campo base. Nonostante il carattere non competitivo della camminata, il comitato organizzatore ha deciso di premiare i primi tre uomini e le prime tre donne a chiudere il mini-anello, allo scopo di motivare ancora di più i partecipanti e in particolare promuovere e coltivare tra i più giovani la pratica della corsa e quella dello sport all’aria aperta.
© Val di Mello Winter Trail Press Office
"Val di Mello Winter Trail é nata da un’idea di Valentino Speziali, Giacomo Sertori e mia con l’intento di valorizzare la nostra valle anche nel periodo invernale. Un percorso differente che ripassa le vecchie località e posti incantati della val di Mello. Un’opportunità offerta a coloro che corrono per una dozzina di chilometri o camminano per quattro. Per stare in compagnia, divertirsi, emozionarsi, rilassarsi e prendersi una giornata libera di sano movimento e sport che fa bene a corpo e mente. Ringrazio a nome del comitato organizzatore gli sponsor, i volontari, la Protezione Civile, i Carabinieri in pensione, il Soccorso Alpino e tutti i partecipanti che vorranno iscriversi in questo giorno di sport e di Festa. Grazie a tutti". (Mirko Bertolini)
© Val di Mello Winter Trail Press Office
Giusto il tempo di permettere ai raggi solari di “attaccare” il velo di ghiaccio e scaldare i cuori, ed ecco alle ore dieci e quindici (ora appunto dell’atterraggio dei raggi solari sul campo di gara) il via della prova-clou da dodici chilometri e un dislivello non proibitivo da 400 metri: carta d’identità che i partecipanti al test del primo sabato dell’anno hanno arricchito di… segni particolari: “Un percorso bellissimo e completo, movimentato da continui saliscendi, lungo il quale non mancano sezioni in piano o in falsopiano dove fare ritmo”. Insomma un vero mix tra corsa in montagna e trailrunning, dentro un contesto spettacolare, da Grande Nord americano, in linea con la definizione di Yosemite alpina da alcuni decenni assegnata alla Val Masino, secondo un gemellaggio ideale di filosofia e azione legato alla vera e propria rivoluzione culturale e alpini degli anni Settanta che - partita dalle Montagne Rocciose del Nordamerica appunto - ha trovato tra queste montagne protagonisti all’altezza della missione.
© Francesco Bergamaschi
La gara punta subito il Bar Kundaluna (storico "covo" dei runners locali), alla cui altezza si trova il primo traguardo sprint… in tutti i sensi, visto che i toprunners vi si catapulteranno dopo i primi milleduecento metri di gara “a vita persa”, sul terreno pianeggiante o quasi e praticamente in apnea. Il secondo traguardo intermedio si trova invece alla fine del primo terzo di gara, in prossimità dell’inedito GPM-gara della Cascata del Ferro (chilometro quattro) dopo località Pancer. In passato infatti a questa altezza si scendeva a riprendere il sentiero tra le frazioni dietro al Gatto Rosso. Quest’anno si prende invece a sinistra, per una salita fin sotto alle pareti verticali lungo le quali sono state scritte come detto sopra èagine molto significative della storia dell’alpinismo. La variante comporta cinquecento metri e una settantina di metri di dislivello in più che terminano con il reinnesto nel percorso originale all’altezza del Gatto Rosso stesso. Allo stato attuale, all’altezza del giro di boa in località Rasica (punto ristoro) occorrerà valutare la situazione-ghiaccio: il piano di riserva prevede di superare il torrente sul ponte sopraelevato, parallelo a quello classico. La variazione prevede cento metri lineari di ulteriore salita, prima di imboccare il classico sentiero sigle-track sulla sinistra orografica che riporta verso lo sbocco della Val di Mello nel fondovalle principale e quindi al traguardo, tagliato il quale ci sarà la possibilità di fare una corroborante doccia presso il centro sportivo, prima di rifocillarsi sotto il tendone riscaldato con la già citata (e pregustata) polenta, salsiccia bollita e un bella birra alla spina o bibita! A seguire le premiazioni "allargate" dei primi dieci uomini e delle prime dieci donne, dei più veloci (M/F) ai due traguardi volanti Kundaluna e Pancer/GPM e delle categorie master 40/49, 50/59 e over 60! Priorità assoluta: la corsa contro il tempo per chiudere il programma della giornata appena prima che il sole si nasconda dietro le pareti della Cima di Cavislone e delle Cime della Merdarola, abbassando drasticamente la temperatura!
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Sul fronte della condivisione (un aspetto sul quale gli organizzatori forniscono ancora una volta prova di grande sensibilità), la grande novità della quinta edizIone di Val di Mello Winter Trail sarà - al via della camminata - la presenza di alcune joelette e di un quadrix, a cura del Gruppo Dappertutto e di GoinUp (che organizza il circuito serale vertical a scopo benefico della Bassa Valtellina), per dare modo ad alcuni ragazzi diversamente abili della zona di realizzare il sogno di partecipare ad un winter trail (si tratterà di una prima assoluta), grazie a questi mezzi speciali e a un gruppo di volontari che li accompagneranno in questa nuova avventura.
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Condivisione quindi ma anche convivialità, con la presenza al campo base di musica, vin brulé e leggerezza, grazie prima di tutto alla simpatia e dello speaker Enzo Fiorelli e delle sue spassose battute. Non mancherà nemmeno il simbolo (e mascotte) della manifestazione e prima ancora della Valmasino stessa: il mitico Gigiat, mostro metà uomo e metà caprone che viveva sulle rupi granitiche e – nei racconti serali davanti al camino - scendeva in paese per rapire i bambini per poi cibarsene. Storie che gli anziani raccontavano nella penombra del focolare ai più piccoli per farli… rigare dritto!
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In chiusura, ecco gli appunti di viaggio by Mirko Bertolini, relativi al Race Test di sabato 4 gennaio, un vero e proprio “prequel” di Val di Mello Winter Trail, secondo una modalItà che da queste parti abbiamo già visto la scorsa estate con il press day Merrel che ha anticipato di qualche settimana la più recente edizione del Trofeo KIMA. Un format che sta sempre più prendendo piede e tende a fidelizzare gli appassionati, prolungando il piacere della corsa suoi sentieri, anche e soprattutto in attesa di (come si dice) “attaccare il pettorale” e scatenare l’agonismo.
© Val di Mello Winter Trail Press Office
Giornata molto fredda in partenza, fino all’arrivo del sole che ha scaldato i partecipanti al test, una ventina in tutto. Breve briefing sui ritmi di percorrenza sulla descrizione del percorso, tanta gioia di condividere la passione per la nostra corsa. Pronti e via a ritmo tranquillo e accessibile a tutti. Percorriamo il primo tratto di asfalto e il sentiero che ci riporta a San Martino all’altezza del primo traguardo sprint, poi salita su asfalto fino a svolta a destra verso la panoramica della Bregolana, porta d’accesso alla Val di Mello! Tocchiamo le località di Pancer, Cascata del Ferro, Ca’ dei Rogn, Laghetto, Bidé della Contessa, Cascina Piana, Rasica, Cà dé Schiuma, Gatto Rosso. Ci muoviamo a gruppo compatto, commentando i vari passaggi, valutando i tempi di percorrenza, annotando quanto possa essere sfidante questo tipo di percorso. Ci fermiamo regolarmente per fare un selfie, una foto di gruppo o un video da postare sui social.
© Val di Mello Winter Trail Press Office
All’altezza di località Laghetto ci ricompattiamo. Un velo di ghiaccio ricopre il terreno in alcuni punti: alcuni di noi montano i ramponcini per sicurezza. Si corre bene anche senza, bisogna solo prestare attenzione. Per la gara però consigliamo vivamente di portarli: potrebbero servire! Ci inoltriamo verso Rasica. Alla Luna Nascente il gestore ci offre del provvidenziale thé caldo: va giù che è una meraviglia! Chilometro sette, ennesimo selfie e poi via. Il bello di correre in gruppo é che non senti neanche il freddo. Salutiamo gli escursionisti che raggiungiamo o incrociamo sul sentiero. Da un gruppo numero di camminatori numeroso quasi quanto il nostro si levano incitamenti a squarciagola nei nostri confronti: “forzaaa" "aleeeeeeé" "daidaidai". Al giro di boa di Rasica decido di mettere a mia volta i ramponcini per prendere dimestichezza e soprattutto per essere più sicuro nei movimenti. Il crick-crock é molto presente, la tenuta é impeccabile e il ritmo é differente (aderiscono e aumentano la spinta): una garanzia in più per la mia sicurezza, per il mio corpo e per la mia mente. Ma quanto é bello stare in compagnia e fare ciò che piace e condividerlo? Ci guardiamo intorno e notiamo il sole che sfiora le cime e i colori dell’inverno. Certo, aspettiamo la neve!
© Val di Mello Winter Trail Press Office
Manca ormai poco alla fine del test: Valentino allunga il passo per avvisare del nostro arrivo gli amici che hanno predisposto un ricco aperitivo in compagnia: thé caldo zuccherato, acqua a volontà e del buon vino offerto dai nostri sponsor: cantina Alfio Mozzi con "Grisone" e il suo "Rosso di Valtellina", Agriturismo Le Case dei Baff con il vino "Principino", cantina Sesterzio con il Maroggia DOCG e il "Gaudia", cantina Nicola Colli con l'"ulivet", cantina Nino Negri col "Valgella". Un calice di vino fa la felicità di uno sportivo, naturalmente accompagnato da pizzette, pane di segale, salame, formaggio, patatine, il miele delle Cantine Sertori di Val Masino, la bisciola del panificio Cao di Ardenno e Michele Rossi di Val Masino, la presenza di Sapori di Montagna con i suoi vasetti. Tutti i nostri sostenitori presenti insomma, li ringraziamo pubblicamente. Il race test e il su gustoso finale hanno soddisfatto i partecipanti a tal punto che é uscito il commento: “E se lo facessimo ogni weekend?!?". Val di Mello Winter Trail è molto più di una gara! La direzione é quella giusta!
Campagna iscrizioni su: www.camcronos.com
Info su: valdimellowintertrail@gmail.com
© Val di Mello Winter Trail Press Office