Rashford in, Okafor out: è questo il piano del Milan per l'attacco in questo mercato di gennaio. I rossoneri, dopo aver già incontrato già l'agente dell'inglese per capire i margini di una eventuale operazione con lo United, stanno ultimando la cessione dell'esterno svizzero al Lipsia. Il trasferimento dell'ex Salisburgo in direzione Bundesliga ha subito un leggero rallentamento nelle ultime ore, ma è destinato ad andare comunque in porto: il calciatore attende l'ok definitivo per volare in Germania (è già stato prenotato l'aereo privato). I due club stanno definendo l'affare ma non c'è ancora l'accordo totale sulle cifre. La formula comunque, dovrebbe essere quella del prestito con diritto di riscatto.
Dopo che il dossier Okafor sarà chiuso, la coppia Ibra-Moncada tornerà alla carica per Rashford: una pista difficile con vari aspetti da sistemare. In primis quello relativo all'ingaggio, con lo United che dovrebbe pagare parte dello stipendio del 27enne per favorirne un approdo a Milano. E poi c'è il nodo formula: i Red Devils sono disposti a cederlo in prestito. Ma non faranno sconti sulla cifra di un eventuale riscatto. Questo perché nella testa di Amorim c'è l'idea di ripetere quanto fatto con Sancho, ceduto in prestito per sei mesi al Borussia Dortmund e poi venduto definitivamente per 30 milioni di euro al Chelsea.
L'entourage di Rashford non ha fretta, vuole capire esattamente i piani di tutti i club interessati, compresi quelli spagnoli che hanno bussato alla porta. In Via Aldo Rossi c'è una certa fretta e, considerati i vari fattori, potrebbe essere comodo a tutti concludere l'operazione in prestito e solo successivamente studiare un possibile prolungamento del matrimonio dopo giugno. Il motivo?L'elevato ingaggio del classe 1997, un ostacolo aggirabile per sei mesi ma non alla lunga. Quei 13 milioni netti a stagione pesano non poco.