A poco più di tre settimane dalla seconda sconfitta contro Oleksandr Usyk, Tyson Fury ha annunciato il suo addio alla boxe a 36 anni con un breve video sui social. "Ciao a tutti, sarò breve e dolce - ha detto l'ex campione dei pesi massimi - Vorrei annunciare il mio ritiro dalla boxe. È stato fantastico, ho amato ogni singolo minuto. Dio benedica tutti, ci vediamo dall'altra parte. ALZATEVI!". Una decisione che arriva un po' come un fulmine a ciel sereno, visto che era in fase di organizzazione il tanto atteso combattimento a Wembley contro il connazionale Anthony Joshua, previsto per l'estate.
Gypsy King, 34 vittorie, due sconfitte (entrambe con Usyk) e un pari il suo record, aveva già annunciato il proprio ritiro nell'aprile 2022 dopo aver battuto Dillian White, ma aveva cambiato presto idea e sei mesi dopo aveva completato la trilogia di incontri contro Derek Chisora.
Nel corso della sua illustre carriera, Fury ha detenuto tutte le cinture dei pesi massimi e nel 2015 è stato capace di battere Wladimir Klitschko, strappandogli le sigle WBA, WBO IBF, IBO e The Ring dei massimi e ponendo fine agli 11 anni di imbattibilità dell'ucraino. Poi è stato lontano dal ring per tre anni travolto da vicissitudini personali (depressione, istinti suicidi e abuso di alcol e cocaina) e da una squalifica per doping (nandrolone).
Nel febbraio 2020, Fury ha conquistato il titolo mondiale WBC detronizzando il campione Deontay Wilder, con cui aveva pareggiato 14 mesi prima, andando poi a difendere la cintura contro lo statunitense nel loro terzo e ultimo match nell'ottobre 2021. Nel 2022 difende nuovamente il titolo, prima contro Dillian Whyte e poi con Dereck Chisora. Negli ultimi due incontri la doppia sconfitta contro Usyk.
L'ANNUNCIO DI FURY