L'ANALISI

Il Milan si riscopre Leao dipendente: il carattere non manca, ma il gioco latita

La squadra si accende solo con le fiammate del suo numero 10, ma non è ancora quella che vuole Sergio Conceiçao

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Se c'è una cosa che in queste prime settimane abbiamo imparato di Sergio Conceiçao è che non ama parlare molto, ma quando lo fa non si nasconde mai dietro a un dito e ammette serenamente che il suo Milan ha ancora tanti problemi da risolvere. La vittoria in rimonta contro il Como lo agevolerà in questo senso, perché trovare i correttivi giusti dopo un successo è meglio che dopo una sconfitta, ma non c'è dubbio che questa squadra è ben lontana da quella che ha in testa l'ex allenatore del Porto.

Oltre al risultato e al carattere (terza vittoria in rimonta), le cose positive in riva al Lario sono davvero poche, tra queste la prestazione di Rafa Leao. Non è un caso che dalle accelerazioni del portoghese sono nate le due azioni più pericolose oltre ai gol: nel primo tempo prima Reijnders e poi Morata non ne hanno approfittato, mentre a inizio ripresa è stato Jimenez a sciupare tutto a tu per tu con Butez. La rete del 2-1 è, invece, un mix di tecnica e velocità, un numero che in passato abbiamo visto tante volte da parte del numero 10. Segnali di ripresa anche da Abraham, che contro la Juve guiderà l'attacco rossonero che sarà privo anche di Pulisic. Positivo anche l'ingresso di Gabbia, che si candida a una maglia da titolare per l'infortunato Thiaw.

Le note dolenti, invece, sono diverse, a partire dal gioco espresso. Conceiçao è ancora alla ricerca della solidità, perché la squadra va in difficoltà quando è attaccata e permette agli avversari di uscire con troppa facilità. Poi non si vede ancora il pressing alto, che permetterebbe a una squadra con pochi corridori di correre meno e meglio. Bennacer e Fofana si sono pestati un po' i piedi e il francese rende sicuramente meglio con al fianco Musah, come dimostrato nel secondo tempo. Theo sta crescendo in fase offensiva, ma dietro ha ancora qualche amnesia (vedasi gol di Diao a cui ha lasciato troppo spazio). La classifica si fa un po' più interessante, la zona Champions è a 5 punti (potenzialmente a 2 in caso di vittoria nel recupero con il Bologna), ma serve un salto di qualità e trovare una continuità di risultati.