Il portiere dell'Udinese, Maduka Okoye è finito sotto inchiesta in una indagine aperta dalla Procura di Udine dopo una segnalazione per una serie di scommesse per importi rilevanti legati a una sua ammonizione durante la sfida contro la Lazio disputata l'11 marzo 2024. Segnalato da Sisal, attraverso un algoritmo creato per individuare anomalie nelle giocate, il portiere nigeriano - ora fermo ai box per in fortunio - è stato avvisato a fine dicembre dell'attività della Procura nei suoi riguardi e dell'altro indagato, Diego Giordano, titolare di una pizzeria molto frequentata dai calciatori bianconeri.
Durante la sfida dell'11 marzo 2024, Okoye venne effettivamente ammonito al diciannovesimo minuto della ripresa con l'Udinese in vantaggio 2-1 sul campo della Lazio. "Un gesto normale per guadagnare qualche minuto - si legge sul Messaggero Veneto che riporta la notizia -, ma diventato sospetto per il flusso di denaro importante su quel cartellino".
Gli immobili in cui alloggiano sia Okoye che l'imprenditore sono stati oggetto di perquisizione alla ricerca di eventuali ricevute delle giocate, ma anche le chat presenti nei telefoni di entrambi sono state copiate per scoprire o meno eventuali intese. "Da quanto è emerso potrebbe esserci stato un accordo verbale tra le parti - si legge - siglato durante uno dei tanti momenti conviviali nella pizzeria dell'imprenditore, concretizzatosi in uno dei punti Sisal della città". I legali di Maduka Okoye hanno commentato la notizia parlando di un fatto "totalmente insussistente".
LA PROCURA FIGC CHIEDE GLI ATTI ALLA PROCURA DI UDINE -
La procura federale della Figc ha chiesto stamattina gli atti alla Procura di Udine in merito al portiere dell'Udinese, Maduka Okoye, indagato per scommesse illegali. Il venticinquenne giocatore tedesco naturalizzato nigeriano avrebbe puntato su una sua ammonizione in occasione di una partita dello scorso campionato. In base al codice di giustizia sportiva il portiere rischia una squalifica non inferiore a sei mesi.