In pochi conoscono e "sentono" Trieste come lui. Il triestino Michele Ruzzier, dopo aver guidato la squadra al ritorno immediato in Serie A dopo l'amara retrocessione per quoziente canestri di due stagioni fa, giudica la prima parte di stagione.
"Il voto sicuramente è molto positivo. Abbiamo raggiunto la Final Eight, un traguardo storico per la squadra e per la città. Adesso andiamo lì a divertirci".
L'ottimo rendimento in campionato ha portato alla squadra di coach Christian la qualificazione all'evento di Torino, quando Trieste proverà a essere la mina vagante del tabellone. Vista la formula e la storia del trofeo, niente è precluso.
"La Coppa Italia è una competizione un po' pazza, può vincerla veramente chiunque. Andremo lì per provare a toglierci le nostre soddisfazioni".
Davanti alla scelta su quale desiderio preferirebbe veder realizzato, tra la qualificazione ai playoff e la conquista del trofeo, Ruzzier non ha neppure mezzo dubbio, rispondendo in maniera sicura e decisa, di pancia.
"Vincere la Coppa Italia".
Leader e trascinatore in campo, Ruzzier guida i compagni con l'esempio, senza troppe parole. E quando gli chiediamo chi lo ha impressionato di più e perché, va subito al punto.
"Sicuramente Jarrod Uthoff per il suo professionismo e il suo talento e Denzel Valentine per la sua lucida follia".