LIETO FINE

Tifoso contatta il medico che gli salvò la vita a San Siro: "Che emozione conoscere il dottor Geddo"

Massimo Luciano, supporter nerazzurro, si era sentito male sugli spalti durante Inter-Udinese di Coppa Italia

© malpensa24.it

Dopo il malore sugli spalti durante Inter-Udinese di Coppa Italia che ha lasciato col fiato sospeso i giocatori e anche i telespettatori di Italia 1 che stavano guardando la partita in tv, Massimo Luciano, grande tifoso nerazzurro, ha rilasciato una lunga intervista a Malpensa24.it raccontando alcuni dettagli su quanto accaduto a San Siro spiegando anche di essere riuscito a contattare il dottor Alessandro Geddo, il medico che insieme al suo staff gli ha salvato la vita col suo intervento subito dopo l'infarto grazie a un massaggio cardiaco di 7 minuti

"Io ho un vuoto. Un buco nero che parte dal momento in cui sono uscito dal lavoro quel giovedì 19 dicembre e arriva fino al lunedì successivo, quando mi sono risvegliato in ospedale - ha spiegato -. Il mio primo ricordo è quando ho rivisto mia moglie e mio figlio in ospedale". "Tutto quello che so di ciò che mi è successo è perché me l’ha raccontato mio figlio o l'ho letto sui tanti articoli di giornali che hanno parlato di quanto accaduto - ha proseguito il supporter nerazzurro -. E così sono venuto a sapere dell'intervento decisivo del dotto Geddo che ho voluto rintracciare". 

Responsabile del Servizio Sanitario di San Siro durante tutte le manifestazioni sportive e primario dell’Unità Operativa di Anestesia, Rianimazione e Terapia del dolore degli istituti di ricovero e cura del Gruppo Iseni di Lonate Pozzolo, dopo un giro di chiamate, il dottor Geddo è stato raggiunto telefonicamente da Massimo Luciano. "Quando mi ha risposto il dottor Geddo mi sono assicurato che fosse proprio il medico che il 19 dicembre scorso era intervenuto a San Siro - ha raccontato il tifoso nerazzurro -. Quando mi ha detto di sì, allora mi sono presentato dicendo: 'E io sono il giovane al quale ha salvato la vita'". "La mia voce era rotta dall’emozione, ma a quel punto anche quella del dottore - ha continuato -. E' stato un momento davvero intenso. Mi ha fatto molto bene"