Ci siamo, la fase bollente della stagione è arrivata. Con un mese di anticipo rispetto al passato, colpa della Champions rivisitata e di un calendario di Serie A pieno zeppo di big match, chi punta al vertice sa di essere nel vivo della fase decisionale di un'intera stagione. L'Inter c'è, lo ha dimostrato contro l'Empoli rispondendo al successo del Napoli, ma soprattutto dimenticando velocemente sia la Supercoppa Italiana che il 2-2 nel recupero con il Bologna. Come? Tanto con gli uomini chiave quanto con le seconde linee capaci, queste ultime, di tirare fuori il carattere anche in un palcoscenico da brividi come sa essere San Siro, che spesso non perdona le esitazioni. Il tutto ragionando ad ampio raggio, coinvolgendo la Champions nelle scelte e nel risparmio energetico.
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Così mentre una dopo l'altra le tante "sorelle" del girone d'andata stanno cadendo come petali di margherita, leggasi Atalanta, Lazio, Fiorentina con Juventus e Milan attardate già da prima, l'Inter che tallona il Napoli (è a -3 ma con una partita in meno rispetto agli azzurri) ha saputo resistere alla tempesta recuperando energie dai momenti più difficili. Lo ha fatto Lautaro Martinez che come naturale che fosse si è sbloccato tornando a trascinare i nerazzurri a suon di gol, ma anche chi gioca meno come Asllani che seppur criticato, spesso pregiudizialmente, ha saputo reggere all'impatto di San Siro dopo la serata non facile con il Bologna con una buona prestazione. Meritandosi i complimenti dei compagni e dello staff tecnico. Al resto hanno pensato organizzazione di gioco, fiducia nei propri mezzi e mentalità vincente ormai acquisite. E' tornato Mkhitaryan che ha messo minuti preziosi nelle gambe, hanno risparmiato energie Thuram (sempre micidiale) e Bastoni. Importante, questo, visto il match decisivo in Champions contro lo Sparta Praga. E a proposito di Bastoni e seconde linee, una menzione va fatta per Carlos Augusto: come Darmian, il suo contributo è sempre tangibile.
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Se proprio si vuole trovare un aspetto meno positivo nella sfida vinta contro l'Empoli questo assume i connotati di Taremi. L'attaccante iraniano ha steccato ancora, sprecando la propria occasione dal primo minuto, beffato ulteriormente dall'impatto avuto da Thuram e Arnautovic nella seconda parte di gara quando chiamati in causa. Negli ultimi complicatissimi chilometri della maratona stagionale da giocare ancora su tre fronti, contro un avversario come il Napoli impegnato solamente in quella tricolore, avere tutto il gruppo a disposizione, tirato a lucido e sul pezzo sarà fondamentale per Simone Inzaghi. Anche Taremi dunque, dal quale si aspetta sempre quello switch mentale che anche dopo il gol in Supercoppa non è ancora arrivato.