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Sinner dopo Rune: "Niente infortuni, solo tanto caldo: ho avuto le vertigini"

Il numero al mondo: "Vittoria al 90% merito del pubblico, è stato fondamentale"

"È stata una mattinata strana. Non mi sono scaldato. Sapevo che sarebbe stata una partita complicata. Ho giocato bene, ho servito benissimo e questo mi ha dato la fiducia per continuare a lottare". Così Jannik Sinner dopo la vittoria contro Holger Rune agli ottavi di finale degli Australian Open 2025 (6-3, 3-6, 6-3, 6-2 il risultato finale). "Oggi il supporto del pubblico è stato fondamentale, ne avevo bisogno - ha aggiunto l'azzurro, numero uno al mondo -. Oggi il 90% del merito è vostro e io per il 10% ho provato a rendervi felici". Sinner ha accusato un problema fisico durante il terzo set e ha chiesto l'intervento del fisioterapista.

In conferenza stampa Sinner ha aggiunto: "Sono stato fortunato: 20 minuti fuori dal campo (il tempo necessario per riparare la rete, ndr), per cercare di recuperare fisicamente, per mettere un po' di acqua fredda sulla testa, è stato molto utile. Sono stato molto, molto fortunato". Alla domanda sulla natura precisa dei suoi disturbi, il numero 1 del mondo non ha voluto "entrare nei dettagli" allontanando il paragone con quel che era successo a Wimbledon nel match contro Medvedev: "No, non c'entra nulla con quello che mi è successo a Wimbledon. Ma, ripeto, non voglio entrare nei dettagli di quello che ho avuto. A Wimbledon non avevo dormito bene la sera prima (i pensieri del caso Clostebol si affollavano già nella sua mente, ndr), qui ho dormito così tanto che se non avessi messo la sveglia sarei stato ancora qui a dormire".

Un malessere generale, spossatezza, nausea, giramenti di testa. Non c'entra l'anca e nemmeno le caviglie: "Quando non mi sento bene mi capita di muovermi male - ha spiegato -. Ma è tutto a posto non sono infortunato. Penso che abbiamo visto che non mi sentivo bene - le sue parole -. Ho avuto un po' di vertigini. In termini di infortuni, non ho nulla, solo qualche problema di salute. Erano condizioni difficili. Faceva caldo ieri e fa ancora caldo oggi - ha aggiunto - Sapevo che sarebbe stato molto, molto difficile. Ho lottato contro un avversario duro, ma anche un po' contro me stesso".