BASKET

Tortona vola, nove giorni da sogno. De Raffaele: "Non molliamo mai"

La Bertram è inarrestabile: dopo la conquista della Final Eight e l'accesso nella Top16 di Champions, Baldasso e compagni hanno sconfitto anche Brescia

di Raffaele Pappadà

© Ufficio Stampa

Chissà che Walter De Raffaele non si senta un po' Jim Carrey, ma sicuramente la settimana (in senso ampio) di Tortona è stata divina.

Prima la vittoria sudatissima su Scafati, ottenuta nel finale punto a punto, che ha certificato la partecizione alla Final Eight. Poi la storica qualificazione alla Top 16 di Champions League con la vittoria sul parquet del Peristeri e, quindi, la vittoria del PalaLeonessa contro la capolista Brescia, che in casa non perdeva da inizio novembre.

278 punti spalmati negli ultimi tre impegni, più di 90 a gara: dato inequivocabile sulla convinzione che sta spingendo la squadra.

Baldasso e compagni hanno sfruttato l'entusiasmo, trovando energie fisiche e mentali insperate per ribaltare la Germani, che era partita in maniera convincente, scavando un bel solco nel punteggio. Nella testa dei ragazzi di De Raffaele poteva subentrare un fisiologico appagamento, dopo due grandi risultati centrati, ma in quel momento Tortona ha scelto la direzione che ha portato a un'altra serata da ricordare.

"Devo fare i complimenti ai miei giocatori, temevo molto l'assenza di energie e si è visto, forse, per tutti i primi due quarti. Però questa è una squadra che non molla mai: c'erano grandi stimoli, abbiamo giocato un terzo e un quarto quarto di altissimo livello e nel supplementare Biligha ci ha dato quella dimensione per poter cambiare. Siamo molto contenti, è una grande vittoria". 

Anche a Brescia si è visto un grande Vital, grande protagonista in tutte e tre le ultime gare, insieme al solito Kuhse, con altri 13 punti (tra cui tre con una tripla irreale) e 5 assist.

I trascinatori, da punto di vista realizzativo, sono stati Justin Gorham (21 con 5/6 dal pitturato e due bombe pesanti) e Tommaso Baldasso: 24 punti con 5 triple a bersaglio.

Ma ridurre tutto alle prestazioni dei singoli è riduttivo, se il coach ha citato Biligha e se all'appello mancano Candi (determinante nel momento di risalita del punteggio) e Kamagate, che oltre a 9 punti ha firmato la stoppata su Bilan che ha portato la gara all'overtime.

I meriti sono tanti, tutti da spalmare su dirigenza, staff e roster: il sogno non troppo nascosto è estendere i confini temporali del sogno, per renderla "una stagione da Dio".

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