Il ritorno di Scaldagambe Winter Trail dopo quattro anni di pausa ha alzato il sipario sulla stagione della corsa in natura in provincia di Bergamo. La gara competitiva sulla classica distanza dei 16 chilometri e mezzo è stata terreno di conquista di ASD Pegarun, formazione che ha fatto man bassa di coppe e premi sia in campo maschile con Paolo Poli, sia in gara-donne con Monica Vagni. Successo sudato fin sulla linea del traguardo per lui, più agevole (si fa per dire) per lei. In abbinamento alla prova agonistica, lo staff organizzatore di ASD Carvico Skyrunning guidato da Alessandro Chiappa ha proposto anche due prove non competitive, per un totale di 450 atleti al via, più della metà dei quali (242) nella prova di cartello, inserita nel calendario ufficiale FISky.
© Montagna Express/Cinzia Corona
Camminatori, runners allenati... ma non troppo e alcuni big della corsa in natura dal passato illustre hanno animato (e nobilitato) la prova non competitiva. Due nomi su tutti: la intramontabile Cinzia Bertasa e Mario Poletti, primatista del Trofeo KIMA (quattro successi tra il 2000 e il 2005) a pari merito con Kilian Jornet e oggi direttore di Fly-Up Sport, il cui circuito scatta a primavera iniziata: domenica 6 aprile con la seconda edizione del Linzone Trail di Palazzago che viceversa chiuderà il circuito invernale 4Croci by ASD Pegarun, al via domenica 23 febbraio con Ubiale Mountain Run.
Una domenica dalle temperature tiepide, perlopiù risparmiata dall'annunciata pioggia, ha accolto gli atleti sul tracciato di 16,5 chilometri con un dislivello positivo di 750 metri. Partenza e arrivo presso l'Oratorio di Carvico con i primi due chilometri facili e corribili a fare da lancio verso la ripida salita di quattro chilometri verso la località Santa Barbara. Una lunghissima discesa in single-track ha quindi portato i runners in località Cabergnino. Un secondo strappo con pendenza elevata ha condotto il gruppo verso l'Abbazia di Sant'Egidio in Fontanella. Alternanza di saliscendi fino alla chiesetta degli Alpini di Sotto il Monte, da dove una bella scalinata ha riportato i concorrenti verso il paese, per un finale di gara di nuovo pianeggiante, per scatenare le energie residue sulla pista ciclabile.
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La sesta edizione di Scaldagambe Winter Trail verrà ricordata per una lunga volata - totalmente fuori soglia e combattuta fino all'ultimo metro - tra i favoriti della vigilia Paolo Poli e Federico Zambelli. A spuntarla è stato Poli. Prima di commentare lo sprint finale, tanto il vincitore quanto il suo ultimo avversario hanno poi dovuto letteralmente riprendere il fiato! Per entrambi un inizio stagione davvero esplosivo! Undici volte sul podio alto nel 2024, Poli ha iniziato il nuovo anno nel segno della continuità vincente, chiudendo la partita-Scaldagambe al capolinea di un anello per lui chiuso con il tempo finale di un’ora, nove minuti e 24 secondi.
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Seconda casella ma accreditato dello stesso tempo del vincitore per il portacolori dei Runners Bergamo Zambelli, che può vantare un passato decennale nella adrenalinica disciplina invernale dello short track. Ancora a caldo, Poli ha così spiegato la sua scelta (che peraltro troviamo dal punto di vista agonistico ineccepibile e prima ancora appropriata) di giocarsi il tutto per tutto nella volata finale, mettendoci anche un pizzico… di sale che non guasta affatto:
“Zambelli è rimasto accodato a me per tutta la gara e quando abbiamo percorso in picchiata la scalinata della chiesetta degli Alpini gli ho proposto di arrivare insieme. Lì però ho capito che lui non era pienamente d'accordo con la mia proposta”.
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Terzo gradino del podio per un atleta venuto da relativamente lontano: il promettente livignasco Alessandro Crippa. Brianzolo di origine e figlio d’arte (suo papà è stato uno skyrunner di buon livello, finisher del Trofeo KIMA), Alessandro ha dominato nel 2024 il circuito vertical GOinUP della Bassa Valtellina, difende i colori dei “Men in Black” del GSA Cometa e ha chiuso la sua prova facendo rientro a Carvico un’ora, 11 minuti e 29 secondo dopo il via, vale a dire due minuti e cinque secondi dopo il “treno orobico” di testa. Cristian Terzi e Stefano Rota hanno sigillato la top five. Nei dieci in quest’ordine Piercarlo Fumagalli, Stefano Moretti, il bravo fotoreporter valtellinese Francesco Bergamaschi (come qualche volta accade dall’altra parte… del teleobiettivo), Andrea Biffi e Marco Tartari.
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Tutta un’altra storia in campo femminile. Reduce da una gara di cross disputata alla vigilia, l’aquila Pegarun Monica Vagni ha sbaragliato la concorrenza, chiudendo in un’ora, 22 minuti e 34 secondi la missione vittoria e scalando fino alla venticinquesima casella una classifica assoluta da 228 finishers (43 donne). Performance vincente per l'esperta atleta bresciana che mette subito sulla corsia preferenziale una stagione di corse in natura che ha anche il compito di corroborare la sua marcia di avvicinamento di Monica ai campionati tricolori master di corsa campestre.
Secondo gradino del podio al termine di una prova all’insegna della costanza di rendimento (alto!) per Chiara Di Ceglie del Vanotti Running Team con un ritardo un solo secondo dalla parte “giusta” dei tre minuti di ritardo dalla vincitrice. A sigillare il podio stesso Viviana Marri, beniamina local e portacolori del team di Carvico Skyrunning, che ha fatto rientro a Carvico un’ora, trenta minuti e 47 secondi dopo il segnale di partenza.
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Quarta posizione per Maria Pilar Princis: due gare nell’arco di ventiquattro ore per la dietista pavese che sabato pomeriggio aveva preso parte a Snow Run Resinelli Winter Trail di Abbadia Lariana, dalla distanza appena inferiore allo Scaldagambe ma dal dislivello prticamente identico. Debora Agliati si è aggiudicata la casella finale della top five. Dalla sesta alla decima posizione nell’ordine Claudia Bassanelli, Emilia Maffeis, Erika Scialla, Bianca Stagliano e Barbara Licini.
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“Possiamo ritenerci pienamente soddisfatti di questo ritorno. Un evento come Scaldagambe Winter Trail è il format ideale per una gara nel periodo invernale sui sentieri del nostro Monte Canto. Siamo molto attenti alla sostenibilità ambientale mantenendoci plastic free e distribuendo nel pacco-gara un bicchiere in silicone. Il tempo alla fine ha tenuto e il tracciato è risultato come al solito perfettamente segnato: ce lo hanno confermato gli atleti complimentandosi con noi. Carvico Skyrunning del resto è famosa per rendere il Monte Canto un gioiellino, o meglio un grande scenario a cielo aperto, fruibile in ogni stagione e capace di attrarre tantissimi runners con attitudine trail dalla vicina pianura. Ringrazio tutto il team, i nostri sostenitori e i nostri volontari. Appuntamento a domenica 23 marzo con la Sky del Canto, non mancate! (Alessandro Chiappa - presidente ASD Carvico Skyrunning)
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