Il classe 2004 dell'Aquila è stato intervistato da Tuttosport. Ecco alcune dichiarazioni del talento nato a Dakar, tra l'inserimento nell'idea di pallacanestro di coach Galbiati e gli obiettivi a breve termine della Dolomiti Energia Trentino: "Mi rivedo bambino quando, seguendo alcuni amichetti di scuola, ho deriso di provare con il minibasket. Il calcio è stato il mio primo amore. Ero anche bravo, innamoratissimo di Pogba. Per un po' ho praticato sia il calcio che il basket. Poi ho deciso. Guardavo tanta NBA e Serie A. Il mio riferimento è Kevin Durant, eccezionale. Sogni? Qualche tempo fa ero alla Fortitudo Bologna, facevo le giovanili. Oggi gioco minuti importanti in A e in EuroCup. Non credevo che tutto potesse succedere così in fretta. Infortuni? In quelle occasioni, molto importante è stato il mio rapporto con la fede. Sono musulmano e i miei genitori mi hanno insegnato a non piangermi addosso nei momenti di difficoltà, ma cercare piuttosto conforto e forza nelle preghiere. Italbasket? Quando è stato il momento di decidere travestire i colori dell'Italia o del Senegal non ho avuto dubbi. Qui sono cresciuto, mi sono formato e sono diventato uomo. È un senso di gratitudine. Farmi male nella partita prima del raduno di novembre è stata una vera disdetta. Sono arrivato a Roma con gli altri, lo staff medico mi ha visitato e sono tornato a casa. Ho provato tanta delusione, ma so che potrò avere altre occasioni. Pozzecco mi segue, ci sentiamo, non mi fa mancare la sua fiducia. Obiettivi? Giocare l'Eurolega. Già sto sperimentando l'alto livello dell'EuroCup, lì si salirebbe ancora di più. Vorrei arrivarci, sarebbe il più bel sogno da trasformare in realtà. Ora però andiamo a Torino per provare a vincere la Coppa Italia, non ci nascondiamo. Vorremmo tonare a Trento portandola con noi sul pullman".
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