È Fabio Quartararo il pilota più veloce al termine dei primi due turni di libere del GP di Thailandia, quindicesima tappa del Motomondiale. Il francese della Yamaha Petronas ha chiuso il venerdì in 1'30''404, tenendosi dietro le M1 di Vinales e Morbidelli. Quinto Valentino Rossi , sesto Marc Marquez, apparso in ottima condizione nonostante la spaventosa caduta delle Libere 1. Poco brillanti le Ducati ufficiali: 8° Dovizioso, 11° Petrucci.
È cominciato nel segno delle Yamaha il weekend di Buriram, prima tappa del tour asiatico della MotoGP. Dopo l'exploit di Vinales (che aveva chiuso al comando la FP1, nella notte italiana) è stato Quartararo a prendersi la scena, confermandosi strepitoso sul giro secco e regolando ancora una volta tutti i più esperti compagni di marca. Maverick è comunque vicino (+ 0''193), seguito a ruota da un ottimo Franco Morbidelli (+ 0''221). Valentino è leggermente più attardato (+ 0''329), ma comunque saldamente in top 5. Il Dottore è stato sorpassato all'ultimo dalla Ducati Pramac di Miller (4° a + 0''294), che ha negato alla casa di Iwata quello che sarebbe stato un poker eccezionale. Tutte le M1, in ogni caso, hanno messo in mostra un ottimo passo, candidandosi a rivali principali di Marc Marquez.
Lo spagnolo della Honda, dopo la spavento del primo turno, è rientrato in pista con qualche dolore, ma con la consueta sicurezza, stampando il tempo buono nei primi minuti della FP2 (+ 0''487 il ritardo, senza time attack finale) e poi mettendosi a martellare un ritmo eccezionale, dimostrandosi già qualche decimo più veloce di tutti in termini di passo gara. Al 93 basterà fare due punti in più di Dovizioso domenica per laurearsi aritmeticamente campione del mondo per l'ottava volta in carriera, con ben 4 GP d'anticipo.
La pista thailandese, sulla carta, potrebbe avere le caratteristiche giuste per aiutare le Ducati a rimandare la festa di Marc (visti i lunghi rettilinei e le potenti staccate), ma l'inizio di weekend è stato poco rassicurante. Dovizioso ha centrato la top 10, ma il ritardo dalla vetta è stato abbastanza consistente (+ 0''623); Petrucci, ancora una volta, ha faticato a tenere il ritmo degli altri big ed è scivolato fuori dai migliori 10, alle spalle delle due Suzuki di Rins e Mir. Con la pioggia in arrivo, per il ternano c'è il rischio di un'altra partenza dal Q1. Ulteriori segnali di crescita li ha dati invece l'Aprilia, che dopo il doppio Q2 centrato ad Aragon ha portato Aleix Espargaro al settimo posto ( + 0''603), davanti ad entrambe le Desmosedici.
Poco distante da Petrucci ha chiuso Francesco Bagnaia con l'altra Ducati Pramac (12° a + 0''750), mentre si è dovuto accontentare del 16° tempo Andrea Iannone con l'altra Aprilia, migliorato rispetto alla mattinata ma comunque a mezzo secondo dal compagno di team. Solo 20° a + 1''545 un Jorge Lorenzo sempre più in crisi in sella alla Honda ufficiale.