Il countdown per la sfida delle sfide non è mai iniziato: per Inter-Juve il conto alla rovescia è qualcosa di infinito, che non si racchiude in un tempo specifico. Due giorni al big match di San Siro tra le due grandi rivali sul campo, sul mercato, a parole. E non solo. E domenica sera il Meazza, ancora una volta, non tradirà. Più esaurito che mai per lo scontro diretto tra l'Inter capolista dell'ex Conte e la Juve di Sarri, staccata di due punti.
L'Inter riparte dai 60' da applausi veri del Camp Nou contro il Barcellona e dai complimenti di Leo Messi, non uno qualunque. "L'Inter è una grandissima squadra e lo ha dimostrato ampiamente nel primo tempo", ha detto subito l'asso argentino dopo il confronto con i nerazzurri. Un grande attestato di stima. E per la squadra di Conte ne sono arrivati tanti. Ma non sono serviti a placare la rabbia del tecnico nerazzurro. Non avrà dormito e non vedrà l'ora di respirare il clima partita, e che partita. Contro il suo passato per mettere un altro mattone importante nella costruzione dell'Inter del presente e del futuro. Per spedire i bianconeri a -5 Antonio si affiderà a Romelu Lukaku, che ha fortemente voluto con sè strappandolo in estate alle grinfie dell'ex club. Il belga, che ha saltato la trasferta di Champions League per un problema al quadricipite, tornerà a guidare l'attacco e avrà al suo fianco Lautaro Martinez, carico per il gol e per la bella prestazione del Camp Nou (Sanchez è squalificato). L'altra novità potrebbe esserci sull'esterno destro di centrocampo, con D'Ambrosio per Candreva: confermatissimi Barella, Sensi e Brozovic e Asamoah a sinistra. Difesa invariata.
Sull'altro fronte la Juve si affaccia al derby d'Italia forte della convincente uscita contro il Bayer Leverkusen e consapevole dei progressi nella direzione di quello che vuole mister Sarri dalla sua squadra: In termini di pressing, di palleggio, di solidità difensiva. di dedizione alla causa. La sfida contro l'Inter arriva nel momento giusto: una vittoria non solo riporterebbe la Juve in vetta ma smorzerebbe l'entusiasmo di un ambiente, quello nerazzurro, galvanizzato dalle sei vittorie in altrettante uscite di campionato e, come si diceva prima, dalla prova di personalità offerta a Barcellona. Cristiano Ronaldo è la certezza e l'uomo chiave per questo big match: i record e i grandi numeri (con il 3-0 ai tedeschi sono 102 successi in Champions, superato Casillas e ora numero 1) sono il suo pane. Il duello con Lukaku promette spettacolo. Il suo partner dovrebbe essere Higuain, grande protagonista nella serata europea, in vantaggio su Dybala. Alle loro spalle Ramsey, che ha riposato in Champions, è favorito su Bernardeschi. Per il resto squadra confermata, con Matuidi, Pjanic e Khedira davanti alla difesa. Dove De Ligt è chiamato alla prova del nove.