INGHILTERRA

Premier League: City e United ko, Guardiola a -8 da Klopp. Bene Chelsea e Arsenal

Il Wolverhampton passa 2-0 all’Etihad, Solskjaer perde 1-0 a Newcastle. Lampard vince 4-1 in trasferta, 1-0 Gunners sul Bournemouth

Liverpool in fuga in Premier League a +8 sul Manchester City. Klopp ringrazia il Wolverhampton che nell'ottavo turno sbanca 2-0 l'Etihad Stadium con la doppietta di Traoré e ferma Guardiola. Risale l’Arsenal a -1 dai Citizens grazie all’ 1-0 sul Bournemouth firmato David Luiz. Facile 4-1 del Chelsea in casa del Southampton, ancora male il Manchester United che perde 1-0 a Newcastle con il gol all’esordio del classe 2000 Matthew Longstaff.

MANCHESTER CITY-WOLVERHAMPTON 0-2
Mai il City aveva uno zero alle voci “reti segnate” dopo 45' nelle partite casalinghe di questa Premier League. Mai, da 33 partite a questa parte (maggio 2018), è rimasto a secco all'Etihad. Il filotto positivo termina con il Wolverhampton e per merito di Adama Traoré, eroe di giornata. Espirito Santo schiera dal 1' Patrick Cutrone, e proprio l'ex Milan ha una grande opportunità per il vantaggio: lanciato a tu per tu con Ederson, l'azzurro colpisce male la palla, che va larga. Sono i Wolves ad avere le occasioni migliori e al 19' Fernandinho deve mettere una pezza a un errore di Mahrez, salvando due gol fatti: prima su Raul Jimenez, poi su Cutrone. Lento il City, così come è lentissima la manovra della squadra di Guardiola, che tira in porta solo con un'azione personale di Sterling: Rui Patricio respinge la conclusione a giro senza troppi patemi. All'intervallo Guardiola inserisce Zinchenko per Walker, spostando a destra Cancelo (alla prima da titolare in Premier). Con il nuovo assetto, il City alza il baricentro ma il forcing produce solo un palo su punizione di David Silva, e altre due occasioni, una per David e un'altra per Bernardo Silva. Poi, a dieci minuti dal termine, l'episodio che indirizza chiaramente il match: Cancelo perde palla nella metà campo dei Wolves e innesca un due contro due in contropiede. Jimenez umilia Otamendi con un tunnel e serve Traoré, che sigla l'1-0. Nel recupero, un gol identico per costruzione e conclusione fa affondare la corazzata di Guardiola a -8 dal Liverpool.

ARSENAL-BOURNEMOUTH 1-0
 I Gunners fanno dall'inizio la partita: un gran tiro di Aubameyang appena fuori dall'area finisce di poco largo e al 9' arriva il vantaggio grazie al terzo tempo di David Luiz, che incorna sul calcio d'angolo battuto da Pepe. Il brasiliano diventa l'ottavo calciatore di sempre ad aver segnato in Premier League sia con l'Arsenal che con il Chelsea. Succede poco altro all'Emirates, dove l'Arsenal si limita a gestire e potrebbe raddoppiare a ridosso del triplice fischio, ma Aubameyang colpisce il palo. Poco male per Emery, che è terzo a -1 dal Manchester City.

SOUTHAMPTON-CHELSEA 1-4
Sembra sbocciato il Chelsea di Lampard, che al St. Mary's colpisce al primo affondo. E chi se non Tammy Abraham poteva sbloccare il risultato? Il gioiello del 1997 (otto reti in otto gare di Premier) sfrutta un'indecisione di Yoshida e Gunn per segnare l'1-0 in pallonetto (17'). Inutile il tentativo in acrobazia del giapponese, la goal line technology assegna il gol ai Blues. Il raddoppio arriva sette minuti più tardi, con un'azione manovrata che mette Mount davanti al portiere. I Saints reagiscono subito e al 30' sfondano con Valery sulla destra: Ings è il più lesto nell'area piccola, Kepa battuto. Ristabilisce le distanze il gol di Kanté al 40', ma il tiro dalla distanza del francese è nettamente deviato. Il punto esclamativo lo mette Batshuayi (89') dopo una bella combinazione con Pulisic. Chelsea quarto insieme al Leicester, a -1 dall'Arsenal.

NEWCASTLE-MANCHESTER UNITED 1-0
Esordio a centrocampo al fianco del fratello Sean e gol decisivo per mettere ancora più nei guai Solskjaer. Difficile immaginare un esordio migliore per Matthew Longstaff, nato nel marzo 2000 e uomo decisivo nella sfida tra Newcastle e Manchester United. Red Devils che tengono molto il pallone tra i piedi, il Newcastle però concede senza problemi il palleggio orizzontale alla squadra di Solskjaer, sistemandosi ordinato con il suo 5-4-1. I più vivaci da una parte e dall’altra sono Saint-Maximin e James che con le loro accelerate provano a creare qualcosa: il primo a incidere è l’ex Nizza che appoggia fuori proprio per Matthew Longstaff che controlla, calcia e prende la parte superiore della traversa di De Gea. Newcastle ancora insidioso con il colpo di testa alto di poco di Schar e l’incursione di Almiron che però perde il tempo e consente a Maguire di chiudere. Proprio il difensore ex Leicester è il più pericoloso per lo United, con un colpo di testa, tutto solo dal limite dell’area piccola, che finisce sul fondo. Prima parte di secondo tempo in cui aumenta l’intensità dei contatti perché lo United vuole provare a vincere e il Newcastle a resistere per trovare magari l’episodio giusto in contropiede. Proprio quello che avviene al 72’, Saint-Maximin spinge la transizione e trova Willems che rientra e appoggia ancora per Matthew Longstaff che la tiene bassa, batte De Gea e si regala una prima volta tutta da ricordare. Newcastle ancora più determinato e concentrato in campo, Solskjaer invece non riesce a scorgere un lampo nella sua squadra, svuotata di quella lucidità che invece sarebbe necessaria per cercare di strappare almeno un punticino. Anche De Gea in area per l’ultima punizione di Pereira, bloccata però da Dubravka che ufficializza un altro stop per lo United, con la posizione di Solskjaer sempre più in bilico dopo 9 punti in 8 partite.

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