
Ribaltare il risultato sotto il diluvio era tutt'altro che scontato, tuttavia Raffaele Palladino ha dimostrato che la Fiorentina può puntare ad andare fino in fondo in Conference League. La Viola ha ribaltato il risultato dell'andata sconfiggendo per 3-1 il Panathinaikos e incontrando ora gli sloveni del Celje per un quarto di finale che dirà molto sulle ambizioni della squadra toscana.
"È una notte molto bella per noi, non so se sarà quella della svolta, ma sicuramente ci ha aiutato. Devo ringraziare i tifosi per l'energia che ci ha offerto nonostante la pioggia, e i ragazzi che hanno giocato con questa maglia per i supporters e per la società. È una notte molto bella, ma la Fiorentina deve continuare a fare prestazioni di questo genere perché si possono ripetere - ha spiegato Palladino ai microfoni di Sky Sport -. Stasera spero di aver capito il problema per il quale non dormo la notte: ci manca la continuità per novanta minuti. Non si può pensare di fare come nel primo tempo, va messo in conto di avere dei momenti in cui ci si abbassa e si difende assieme, ma serve più costanza perché nel primo tempo avremmo potuto anche realizzare quattro-cinque gol".
Uno degli elementi decisivi di questa vittoria è senza dubbio il legame fra Albert Gudmundsson e Moise Kean che finalmente hanno avuto l'occasione di giocare assieme e offrire un apporto in più alla Fiorentina in fase offensiva: "Albert ha bisogno di questo e noi abbiamo bisogno di lui. È molto bello vederlo giocare con Moise portandoli a cercarsi e a difendere assieme - ha concluso Palladino -. Lui ha bisogno di svariare, di cercare e sentire la posizione in campo che preferisce e per questo è necessario lasciargli gli spazi giusti. Questo risultato è anche il frutto di altri giocatori come Mandragora, Fagioli e Cataldi, ma tutta la squadra ha fatto bene perchè abbiamo tenuto lontano dalla porta gli attaccanti del Panathinaikos che hanno delle individuali pericolose".