Intervistato dal Gazzettino (ed. Treviso) in previsione della trasferta al Palaverde della sua Dinamo Sassari, coach Massimo Bulleri ha ripercorso le tappe della carriera che lo hanno legato a Treviso (1994-2005, 2009-2012): "Il mio unico pensiero è rivolto a come posso migliorare la mia squadra giorno dopo giorno. Sicuramente ci mancano punti in classifica, che non siamo riusciti a conquistare per demeriti nostri. Questo però non vuol dire che non riusciremo a ottenerne in futuro. Non penso che sia molto importante quale periodo stiamo attraversando noi o Treviso: quando scendi in campo, sono cose che contano davvero poco. La storia di questo campionato insegna che, fino al 40', non ci sono mai né vinti né vincitori. Il mio rapporto con Treviso? A questa città sono legatissimo, per mille motivi che tutti conoscono. Tornare sul parquet del Palaverde è sempre una grande emozione. Vedere gli stendardi dei trofei appesi al soffitto ti toglie il respiro. Tutto di quel posto mi tocca il cuore: la sala pesi, gli spogliatoi, le scalinate. Mi prenderò tutto il tempo per vivere queste fantastiche emozioni, che finiranno immediatamente al momento della palla a due. Le caratteristiche di Treviso? È una squadra ricca di talento, che è pericolosissima nell'uno contro uno e nel gioco in campo aperto. Può segnare 100 punti con grande facilità: ha grande qualità offensiva in tutti i ruoli, dall'1 al 5. Ha tantissime armi nel proprio arsenale e sarà sospinta da un ambiente molto caldo. Sappiamo bene che il Palaverde sa essere di grande sostegno alla propria squadra: per questo dovremo essere capaci di rimanere concentrati sul match, a prescindere dall'atmosfera attorno a noi e dal tifo che sospingerà i nostri avversari"
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